vita d'antiquari

Leonardo Piccinini

Luciano Franchi

L’inconfondibile

Inconfondibile, Luciano Franchi. La sua ironia, la battuta sagace, la quarantennale competenza nella pittura veneta ne fanno una delle figure più conosciute e rispettate dell’antiquariato italiano. Carlevarijs, Zuccarelli, Favretto, Ciardi…un po’ tutto il Veneto felix di tre secoli di pittura che ha visto passare per le mani, contribuendo a formare numerose collezioni, setacciando il territorio in lungo e in largo. Partito dal Settecento, è oggi concentrato in una continua ricerca di artisti tra Otto e Novecento, noti, notissimi o un po’ sottovalutati. “In questo momento sono alle prese con l’opera di Guido Carrer, pittore veneziano del Novecento”. La galleria, la Nuova Arcadia, è nel cuore medievale di Padova, proprio alle spalle di Piazza delle Erbe e dell’Università, in quella densa trama edilizia che ricorda il secolare Ghetto ebraico. Ma se dovessi indicarmi un’opera a cui sei rimasto particolarmente affezionato? “In realtà mi affeziono a tutte, la scoperta, lo studio e l’osservazione attenta ti aprono sempre nuovi punti di vista e ti portano a emozionarti ogni volta. Ma non posso certo non citare quattro opere di un sommo del Settecento, Francesco Zuccarelli. Le Quattro stagioni, vendute all’asta a Londra dall’artista nel 1762. Zuccarelli era allora all’apice della fama, tra i fondatori della Royal Academy, richiestissimo da mezza Europa (oltre che dallo stesso sovrano inglese!)”