vita d'antiquari

Simone Facchinetti

Riccardo Chiavacci

Un occhio sul contemporaneo

 

Storia
Nasco professionalmente come architetto lighting designer. Tra i miei lavori c’ è anche il progetto e la realizzazione dell’illuminazione del Davide di Michelangelo alla Galleria dell’Accademia a Firenze. Dopo la laurea comincio a collaborare con l’attività di mio padre, Marcello, che a sua volta l’aveva ereditata da suo padre, Armando, aperta in via della Spada dal 1939. Dopo una decina d’anni ho deciso di dedicarmi esclusivamente all’antiquariato contribuendo a ingrandire l’attività di famiglia. A 50 anni un antiquario è ancora giovane, e, a differenza di altri lavori può focalizzarsi sul tipo di settore che preferisce. Così ho deciso di aprire una galleria in via dei Fossi a Firenze, considerata una delle strade storiche dei grandi antiquari d’Italia.
Dal 2014 mi dedico al settore dell’antiquariato con un occhio sul contemporaneo. Mi piace seguire artisti emergenti, quindi la galleria spazia dall’età rinascimentale al contemporaneo.

Scoperte
Sicuramente nel mio lavoro la cosa più appassionante è la scoperta. Tutt’oggi mi trovo a ricercare appassionatamente tra i mercati e le aste d’arte oggetti di cui posso riscoprire la storia. Penso che l’antiquario sia il custode della memoria storica delle opere. Non vendiamo solo un oggetto ma anche la sua storia. La cosa che deve sapere chi si avvicina al nostro mondo è che a sua volta quando acquista un oggetto diventa lui medesimo il custode della sua storia che poi forse tramanderà ai figli…

Futuro
Vedo un futuro sempre più telematico. Non è più necessario comprare un oggetto in galleria, ormai le persone possono farlo mentre sono sdraiate al sole delle Maldive. Dovremo sempre più intensificare l’uso dei mezzi tecnologici per veicolare le informazioni sulle opere che proponiamo ai nostri collezionisti.