Leonardo Piccinini
Sublimi intrecci
Benvenuti nel magico mondo dei tessuti antichi! “A occuparcene sul mercato internazionale saremo non più di una trentina”, racconta Paolo Balzano, che da via dei Fossi a Firenze, tra una dalmatica spagnola del ‘500, dalle ipnotiche geometrie, piviali, pianete e tante altre meraviglie, è capace di intercettare “quel che rimane di un mondo di cose bellissime, capaci di trasmetterti una storia, una tradizione, una vicenda collezionistica”. Tutto iniziò negli anni Sessanta, “con mia madre, Mirella Piselli, prima nel Valdarno, poi in via Maggio, la strada degli antiquari per definizione insieme a questa via dei Fossi in cui mi trovo da sei anni”. Non si immagini una asettica, minimale esposizione di tessuti antichi: la mia attenzione è catturata da una panca lucchese, da maioliche rinascimentali, da tante altre curiosità. “Solo dagli anni ’80 mia madre spostò l’attenzione principalmente sui tessuti”, presentando un catalogo alla Biennale di Firenze del 1981 (con le foto di un giovanissimo Massimo Listri!). Tessuti che hanno, a dispetto del loro straordinario fascino, un prezzo abbordabile…”nelle antiche collezioni avevano un valore altissimo, al pari dei dipinti o delle sculture. Ma, si sa, il gusto è come la moda!” Si potrebbe stare ore ad ascoltare di come “una cimosa ti può far capire se il tessuto è fatto a mano o a macchina” o di “quel mitico paliotto siciliano a ricami e coralli”, o della storia di grandi collezioni come la Abegg a Riggisberg, vicino a Berna…