vita d'antiquari

Simone Facchinetti

Leonardo Foi

Dall’antico al Novecento


La storia
Tutto è nato da una passione, condivisa con la mia socia (l’architetto Maria Teresa Bottarel). Nel lontano 1982 decidemmo di aprire un negozietto nel centro storico di Brescia. Inizialmente gli acquisti riguardavano l’arredamento generalista, senza un indirizzo preciso. Con il passare del tempo si è sviluppato l’interesse per l’oggetto d’arte e la scultura. Ci siamo specializzati in oggetti in pietre dure, in corallo trapanese, cofanetti in pastiglia – con le loro storie romane e mitologiche – tartarughe napoletane e sculture, soprattutto in bronzo del rinascimento e dell’età barocca. 

Ogni persona è soggetta a un’evoluzione del gusto. Alcune cose che trascuravamo in passato ora sono entrate nel nostro cono d’interesse. La scultura italiana del Novecento, ad esempio, è diventata una passione che ci ha spinti a raccogliere tutti quegli autori che hanno fatto la storia di questa specialità nella prima metà del XX secolo.

Scoperte
Siamo di natura molto riservati. Non amiamo pubblicizzare le scoperte che in tutti questi anni sono transitate nella galleria, di conseguenza le vendite di sculture, dipinti e oggetti importanti approdati in musei o collezioni, preferiamo rimangono un evento privato.

Futuro
Il nostro è un mestiere fatto di passione. Generalmente chi nasce antiquario muore antiquario, difficile che si metta a riposo. Ai più alti livelli è una professione destinata a sopravvivere a qualsiasi tipo di congiuntura economica negativa.