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di Avv. Giuseppe Calabi

A che punto è il progetto di riforma del mercato dell’arte ?

I punti principali della riforma promossa dal Progetto Apollo e le novità sul dialogo con i decisori e gli esponenti politici

Lo scorso ottobre l’Associazione Antiquari Italiani, insieme ai principali esponenti della filiera del mercato dell’arte, ha presentato a Roma un progetto di riforma, il cui obiettivo è la razionalizzazione e semplificazione della normativa, senza tuttavia compromettere la funzione della tutela del patrimonio artistico consacrata nell'art. 9 della Costituzione.

I punti cardinali della proposta sono:
Soglie di valore - l’introduzione delle soglie di valore previste dal Regolamento (CE) n. 116/2009 per le esportazioni fuori dal territorio Ue anche alle esportazioni dall'Italia, ma all'interno del territorio europeo.
L’assenza di soglie di valore non solo è contraria alle norme europee, ma crea svantaggio competitivo per gli intermediari italiani rispetto ai colleghi europei. In particolare, l'estensione delle soglie di valore previste dal Regolamento europeo consentirebbe l'uscita, sulla base di una semplice autocertificazione, di dipinti fino ad un valore di 150.000 euro e di libri e sculture, fino ad un valore di 50.000 euro.

Termini perentori - l’introduzione di un termine perentorio per l'accoglimento o il diniego della richiesta di esportazione e dell'acquisto coattivo, quale onere dello Stato in caso di diniego all'esportazione, previa iscrizione di un apposito fondo nel bilancio dello Stato.

Criteri per le esportazioni e le notifiche - la revisione dei criteri previsti dalla Circolare del 1974 per le esportazione ed estensione degli stessi criteri per le dichiarazioni di interesse culturale (c.d. notifiche), in modo tale che il criterio della qualità artistica sia necessariamente coniugato con almeno un altro criterio (quale quello della rarità o del particolare significato della rappresentazione) e che in caso di opera straniera l’amministrazione procedente valuti in modo più rigoroso l’interesse culturale particolarmente importante dell’opera, individuando almeno tre criteri di interesse: un’opera straniera non potrà più essere bloccata semplicemente perché si tratta di “un bell’oggetto” (parafrasando una nota sentenza del TAR Lazio (24 marzo 2011, n. 2659) ovvero perché assente nelle collezioni pubbliche italiane, ma dovrà essere individuato un legame di più stringente pertinenza con il patrimonio culturale italiano.

Allungamento dei termini - l’allungamento della soglia temporale di rilevanza al fine della tutela da 50 anni a 100 anni dalla data della creazione dell’opera, in caso di artista defunto.

Negli ultimi mesi la delegazione del Gruppo di interesse si è frequentemente confrontata con numerosi esponenti delle principali forze politiche, con la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed anche con i consiglieri e collaboratori del Ministro Franceschini .

Dal dialogo con la Presidenza del Consiglio ed i rappresentanti del MiBACT è emersa una condivisione dei punti principali della riforma, in particolare sull’applicazione delle soglie di valore e sulla necessità di emanare una nuova direttiva ministeriale con i criteri guida per le notifiche e il rilascio degli attestati di libera circolazione.  
Il Ministero e la Presidenza del Consiglio hanno deciso di non includere la proposta di riforma nel disegno di legge delega di riforma della Pubblica amministrazione (Ddl delega PA), ma di inserirla nel futuro Disegno di legge governativo sulla cultura (Ddl Cultura) che dovrebbe essere presentato in Parlamento subito dopo la pausa estiva.