Walter Padovani
A dieci anni dal suo debutto on-line, la Gazzetta Antiquaria cambia il suo direttore. Grazie per il vostro costante supporto che ha permesso la crescita e il successo della Gazzetta.
Care lettrici,
cari lettori,
a dieci anni dal suo debutto on-line, la Gazzetta Antiquaria cambia il suo direttore.
Vorrei esprimere in questa occasione il profondo senso di gratitudine per il vostro costante supporto e seguito, che ha permesso la crescita e il successo della Gazzetta.
In questo tempo trascorso, affrontando oltre 1250 scritti attraverso articoli, interviste e recensioni, abbiamo costruito insieme una narrazione ricca e significativa. Molti progetti realizzati a partire dal sito che ci ospita dell’AAI, la veste grafica, le varie sezioni tematiche, la collaborazione con la Fondazione Federico Zeri di Bologna, quella della comunicazione con il Giornale dell'Arte nelle varie pagine associative, #RestiamoaCasaconlArte nel difficile periodo pandemico, e la pubblicazione cartacea della campagna di interviste "Vita d’Antiquari" hanno arricchito il nostro percorso.
Fondamentale è stato il sostegno dei Presidenti dell’Associazione Antiquari d’Italia: a partire da Carlo Orsi, promotore del passaggio della Gazzetta dal cartaceo, sotto la direzione di Giovanni Pratesi, all’on-line, a Enrico Frascione, che mi ha promosso nella continuazione, Alessandra Di Castro con le sue mille idee, Bruno Botticelli appoggiandomi nei momenti meno felici e i relativi consigli direttivi che in questi dieci anni si sono succeduti, nonché quello di tutti gli associati.
Ringrazio la redazione della Gazzetta nei vice direttori Alessandra Di Castro e Bruno Botticelli, Riccardo Bacarelli, Alessandro Cesati, la segreteria della redazione Giuseppe Vito e Katia Mannini, la fantastica squadra di lavoro a cui devo molto e da cui ho imparato molto divertendomi: Simone Facchinetti, Federico Magi insostituibile coordinatore grafico, Leonardo Piccinini e Marco Riccomini.
Vorrei infine ringraziare Andrea Baldinotti di Art & Libri, un grazie speciale va a tutti i collaboratori che, a titolo gratuito, hanno condiviso il loro talento con la Gazzetta, con un particolare riconoscimento ad Antonio Pepe, che ha contribuito maggiormente con la sua giovane penna.
Auguro al nuovo direttore ogni successo nel continuare a dare voce al nostro osservatorio di categoria, affrontando criticamente le sfide future.
Il Direttore,
Walter Padovani