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Leonardo Piccinini

A Torino per Campi

Una piccola ma preziosa mostra-dossier, Antonio Campi a Torre Pallavicina, che riunisce quel che rimane del ciclo di opere di uno dei grandi maestri del ‘500

Torino, Galleria Sabauda. Lo scorso 30 novembre si è concluso il mandato di Enrica Pagella, dal 2015 alla guida dei Musei Reali (dopo essere stata per sei anni direttrice di Palazzo Madama). Tra gli ultimi atti del mandato una piccola ma preziosa mostra-dossier, Antonio Campi a Torre Pallavicina (fino al 10 marzo), che riunisce quel che rimane del ciclo di opere di uno dei grandi maestri del ‘500, il cremonese Antonio Campi, in origine conservate nella cappella privata di Adalberto Pallavicino a Torre Pallavicina (un luogo magnifico, non a caso scelto dal grande Ermanno Olmi nel 2001 per ambientare la scena della morte di Giovanni dalle Bande Nere ne Il mestiere delle armi). Diocesi di Cremona, provincia di Bergamo. La mostra segue quella ospitata nel Museo Diocesano di Cremona e offre l’occasione di ammirare le due tavole di proprietà della Galleria Sabauda (Salita al Calvario e Resurrezione) e quelle recentemente recuperate da Maurizio Canesso (e presentate nel 2021 dopo essere state a lungo disperse, Cristo nell’orto e Cristo davanti a Caifa). Lo straordinario uso della luce che ha fatto avvicinare la sensibilità del giovane Caravaggio a quella del maestro cremonese (si pensi all’incredibile Santa Caterina in carcere in Sant’Angelo a Milano) è qui reso con grande maestria nel magico paesaggio lunare alle spalle di Cristo; per saperne di più su queste e altre magie di un artista raffinatissimo, interprete della chiesa di San Carlo Borromeo, prolifico autore eppure mai troppo studiato, sono da poco usciti ben due volumi, Campi material di Giovanni Renzi, per i tipi di Magonza editore, con i contributi di Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa. Buona visita…e buona lettura!