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Leonardo Piccinini

L’inquietudine di Friedrich

A Winterthur una mostra da non perdere

Confesso di soffrire di sehnsucht, quel senso indefinibile di struggimento che ogni buon romantico di ieri, oggi e (forse) domani prova davanti all’inafferrabile, al sublime, alle meraviglie artistiche e naturali. Opera simbolo di questo stato d’animo è con ogni evidenza Der Wanderer über dem Nebelmeer, “il Viandante sul mare di nebbia”, dipinto nel 1818 da Caspar David Friedrich e normalmente esposto alla Kunsthalle di Amburgo, insieme all’altrettanto evocativo Eismeer (1824). Nell’attesa della super mostra amburghese per il 250nario dalla nascita di Friedrich, dal 15 dicembre, ecco una straordinaria, davvero imperdibile tappa svizzera, in quel di Winterthur. Fino al 19 novembre Friedrich und die Vorboten der Romantik,”presagio del romanticismo”. Una serie impressionante di meraviglie raccolte intorno al Wanderer e all’altrettanto celebre Kreidefelsen auf Rügen (1818), le bianche scogliere di casa sua sul Mar Baltico, capolavoro tra centinaia di dipinti che fanno di Winterthur una meta irrinunciabile per ogni amante della grande arte, opere raccolte dal più glorioso collezionista svizzero, Oskar Reinhart (tra i maggiori commercianti di cotone al mondo, proprietario della Gebrüder Volkart), e donate al governo dopo la sua morte, nel 1965, visitabili nel Kunstmuseum in città e nella villa Römerholz, sancta sanctorum di una collezione da manuale di storia dell’arte. La mostra, ospitata al museo, sorprende per la vasta scelta di opere ipnotiche, un vero e proprio culto religioso della natura, dalla costa baltica alla pianura tedesca del nord ai monti tra Sassonia e Boemia. All’alba e all’imbrunire, in una continua suggestione che non lascia tranquilli. Brrr!