notizia

Leonardo Piccinini

Antiveduto…e acquistato

Una storia a lieto fine: l’opera, acquistata per i Musei Reali di Torino dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Musei, entra a far parte delle raccolte della Galleria Sabauda

En attendant il TEFAF di Maastricht, dove tutto accade, ritorniamo per un attimo alla passata edizione. Gli espositori Massimiliano Caretto e Francesco Occhinegro presentavano un dipinto molto interessante, un’opera del primo decennio del ‘600, di un autore dal nome curioso, quasi un nom de plume o in codice come Fortebraccio o Antelope Cobbler: Antiveduto Gramatica (Siena 1571- Roma 1626). Secondo il Baglione, Antiveduto perché il padre aveva previsto esattamente la data del parto della moglie…un artista vicino a Caravaggio, molto studiato e ricercato dal collezionismo. La sua opera forse più nota è il Suonatore di tiorba già Falletti di Barolo, oggi alla Galleria Sabauda di Torino, un tempo attribuita allo stesso Caravaggio e giustamente assegnata nel 1928 a Gramatica da Roberto Longhi. In realtà un frammento di una più ampia Allegoria della musica, nota attraverso fonti e copie. Lo completava questa nuova scoperta, il Concerto (olio su tela, 83x88,5cm), scovata in una collezione greca dal londinese Derek Johns, studiata da Gianni Papi (“Antiveduto Gramatica, a rediscovered Concert Scene”) e presentata da Caretto&Occhinegro. Una storia a lieto fine: l’opera, acquistata per i Musei Reali di Torino dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Musei, entra a far parte delle raccolte della Galleria Sabauda.