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Marco Riccòmini

Viola? Oro (Art Beyond Imagination)

Sapranno convivere le opere di un tempo accanto a quelle di oggi sopra o accanto ai nostri sofà?

Le due esposizioni parallele (entrambe in scadenza il 31 gennaio) Oro.Viola. Antonello Viola Incontra un Dipinto di Filippo Lippi, chez Salamon Fine Art, e Art Beyond Imagination by Monica Silva, presso Longari arte Milano, ambientate nella raffinata cornice di palazzo Cicogna a Milano, pongono lo spettatore dinnanzi ad un quesito. Non parlo – sia chiaro – del visitatore comune, bensì di quello che nella galleria di Matteo Salamon, specializzatosi da anni nel commercio dei fondi oro, si aspetta di vedere qualcosa come un raro, anzi, rarissimo dipinto di Filippo Lippi (l’unico ancora in mani private) e, specularmente, dai Longari (Ruggero e Marco, orfani di Mario), da tre generazioni specialisti indiscussi di scultura d’alta epoca, una Madonna lignea senese della fine del XIVo secolo, per dire. E che, però, con sua (e nostra) sorpresa, oltre a quelle trova anche opere d’arte contemporanea. Nel primo caso sette carte giapponesi lavorate da Antonello Viola con foglie d’oro zecchino; nel secondo cinque fotografie rilavorate dalla brasiliana Monica Silva. Le prime, in ideale dialogo con la Madonna con bambino di Lippi, della quale ricalcano la paziente stesura dell’oro sulla cornice architettonica; le seconde, ispirate da sculture e dipinti dal Quattrocento al Settecento, di cui mimano le pose trasformandole in stile iper pop. Il quesito? Sapranno convivere le opere di un tempo accanto a quelle di oggi sopra o accanto ai nostri sofà? La domanda è, volutamente, mal posta ma la risposta corretta sarebbe sempre: dipende da quali opere. A Palazzo Cicogna potrete rispondere voi stessi.