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CONCLUSA LA XII EDIZIONE DI GOTHA

La  XII edizione di Gotha, biennale internazionale d’arte e antiquariato, si è conclusa  con buoni risultati e con manifestazioni di apprezzamento espressi  dai collezionisti e appassionati d’arte che hanno visitato il salone dal 15 al 23 novembre.
Molte le presenze  di visitatori provenienti oltre che dall’Europa anche dagli Stati Uniti e dalla Russia. In particolare quest’ultima ha fatto registrare la presenza anche di curatori museali e rappresentanti di istituzioni (Anna Koblents Nikiforova del Museum of entrepreneurs, patrons and philantropists di Mosca e Anna Sankova del Moscow Design Museum).

Tra le opere che più hanno destato interesse, ricordiamo una rara e insolita tela Serata Nera di Giacomo Balla dipinta attorno al 1905 dal grande artista futurista, oltre a una Santa Maria Maddalena dipinta da Domenico Manetti (Siena 1609-12663) firma e data del 1649. Proviene dalla collezione della famiglia Achille Segardi, governatore a Siena nel 1647.

Da Gianfranco Iotti (Iotti Antichità) invece è stato particolarmente apprezzato, per la sua forza espressiva, un notevole soggetto mitologico di Sebastiano Ricci e la recente scoperta di un piccolo Busto di Jean – Baptiste Boudart, molto attivo nel Palazzo Ducale di Parma, oltre a una magnifica composizione floreale di Porpora, proposta da Studiolo di S. e G. Cribiori.

Anche l’arte sacra è stata molto gradita a giudicare dalle numerose vendite effettuate. Ricordiamo in particolare lo stucco patinato color cotto, Madonna con Bambino entro cornice d’epoca realizzato nella Bottega di Antonio Rossellino (Settignano 1427-28 – Firenze 1479), databile circa 1470 – 75, venduto da Asioli Martini Giovanni Antiquario a un collezionista italiano la sera stessa del vernissage.

Molto bella anche la Madonna con Bambino in terracotta invetriata dell’atelier Santi Buglione (periodo 1480/90) presente nello stand di B&Facchini Antique Galerie. Anche le maioliche, le ceramiche e le porcellane hanno suscitato la curiosità dei visitatori. Particolare interesse per rarità e preziosità l’Albarello in maiolica di Faenza, ultimo quarto del XVI secolo assieme alla Brocca del Castelli d’Abruzzo, tipologia farmacia Orsini Colonna databile 1550/60 proveniente dalla collezione Matriarcali, realizzata dalla bottega Orazi Pompei, considerato uno dei più importanti maiolicari del 1500.

Naturalmente non potevano mancare i classici dell’arte moderna come Miro’ Femme Oiseau (1976) in vendita a 1.800 .000 Euro, Chagall a 970.000 Chandelier sur le Village 1968, e due composizioni di Fontana di dimensioni diverse in vendita rispettivamente a 3.500.000 e 2.600.000 Euro, esposti dalla galleria Tornabuoni Arte. Anche Galleria d’Arte
Cinquantasei ha proposto capolavori d’arte moderna di eccellenza come De Chirico Antigone (1926) e Sironi Figura femminile con libro e moschetto (1936-38).