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Leonardo Piccinini

Bottegantica e le congiunzioni astrali

In poche centinaia di metri ci si può regalare un percorso appassionante e istruttivo

Congiunzioni astrali nel centro di Milano. In poche centinaia di metri ci si può regalare un percorso appassionante e istruttivo. “Divisionismo. Due collezioni” fino al 6 marzo alla Galleria d’Arte Moderna, che festeggia i cent’anni da quel 1921 in cui si insediò tra le sale neoclassiche di Villa Reale. L’istituzione amorevolmente diretta da Paola Zatti ospita capolavori provenienti dalla collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona in dialogo con proprie opere. La Scapigliatura, i paesaggi di Segantini e Longoni, la sconvolgente tristezza del Pio Albergo Trivulzio descritta da Morbelli, Pellizza da Volpedo, fino a Umberto Boccioni. “Il giovane Boccioni” (anche se vecchio non fu mai, morendo a soli 33 anni…) è il titolo dell’intrigante mostra presso la galleria Bottegantica di via Manzoni (ancora pochi giorni, fino al 4 dicembre) dedicata al grande artista non ancora sedotto dall’esperienza futurista, appassionato frequentatore dell’opera di Segantini, Balla, Previati, pronto a ogni suggestione. La mostra, a cura di Virginia Baradel, è ricca di sorprese, con prestiti importanti (il ritratto della madre della Galleria Ricci Oddi), opere del periodo padovano come il Cavalier Tramello o il ritratto dello scultore Valerio Brocchi, e il finissimo disegno che ritrae la madre, uno dei vertici disegnativi del periodo milanese. Come ha ricordato Enzo Savoia “ogni opera è stata accuratamente cercata, restaurata, esplorata. Per i dipinti si è intrapresa una lunga ricerca dei disegni, degli schizzi e dei bozzetti corrispondenti”. Vale la pena fare ancora pochi passi, fino in piazza Duomo per un’opera scelta in apertura della nuova galleria del Museo del Novecento: ancora lui, Umberto Boccioni, nel Crepuscolo (1909). Da poco donata da Giuseppina Antognini, presidente della Fondazione Pasquinelli, è una commovente testimonianza della Milano di inizio ‘900, ricca di fermenti, contrasti, eterne speranze.