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Leonardo Piccinini

Ipnotica Wedekind

Nel 1922 brevettò un sistema per creare disegni astratti nei tessuti, i suoi arazzi erano custoditi in suggestivi bauli d’epoca siglati Ottolenghi

Herta von Wedekind zu Horst (1885-1953), chi era costei?
Sapevamo del nonno, il ricco banchiere e importatore di petrolio Karl Wedekind: da una sua società, come ha recentemente ricordato Fabio Isman, nascerà la Esso Italiana, affiliata alla Standard Oil Company di Rockefeller, una delle “sette sorelle”. Mecenate di Arnold Böcklin e proprietario del palazzo romano ancora conosciuto come Wedekind, quello a fianco di Palazzo Chigi, con le undici colonne che papa Gregorio XVI trasportò da Veio.
Sapevamo dell’impresa che questa gran dama condusse insieme al marito Arturo Ottolenghi ad Acqui Terme, un meraviglioso cantiere che coinvolse nomi del calibro di Marcello Piacentini, Arturo Martini, Ferruccio Ferrazzi e (più avanti) Pietro Porcinai. Il Parnaso degli Ottolenghi è il frutto di una rara (oggi rarissima) combinazione di grande disponibilità economica, interessi artistici e inclinazione al bello. Il giardino di Porcinai, aggiunto da Astolfo, figlio di Arturo, è uno dei più importanti giardini moderni d’Italia.


"Ora, ancora per pochissimi giorni (fino al 5 novembre, affrettatevi!) una raffinata, sensibile mostra presso la romana Galleria Berardi ci ricorda l’attività artistica della Wedekind, che nel 1922 brevettò un sistema per creare disegni astratti nei tessuti."


Ora, ancora per pochissimi giorni (fino al 5 novembre, affrettatevi!) una raffinata, sensibile mostra presso la romana Galleria Berardi ci ricorda l’attività artistica della Wedekind, che nel 1922 brevettò un sistema per creare disegni astratti nei tessuti. Gli arazzi di Herta – come ricordano nell’introduzione al catalogo Gianluca Berardi e Giulia Gomiero (la mostra ha avuto una sorprendente, applaudita anticipazione al Miart di settembre) – “erano custoditi in suggestivi bauli d’epoca siglati Ottolenghi”. Hanno qualcosa di ipnotico, caleidoscopio di colori e fantasie. Da non perdere.