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Leonardo Piccinini

Camuccini en tournée

Insieme alla trentina di opere del padre, la sorpresa della mostra è il nucleo di paesaggi della campagna laziale, da poco acquistati, dipinti dal figlio Giovanni Battista Camuccini

Confesso di avere da sempre un debole per le mostre frutto di collaborazione tra gallerie antiquarie, come quella su “I Camuccini. Tra Neoclassicismo e sentimento romantico”. Nata dalla passione di Francesca Antonacci, “camucciniana” da tempi non sospetti, “nel 2003 inaugurai la galleria romana di via Margutta 54 (ora gestita insieme a Damiano Lapiccirella) con più di quaranta opere di Vincenzo Camuccini (Roma 1771-1844) provenienti dagli eredi”. Un artista, al pari di Canova, capace grazie al suo eccezionale talento di superare indenne i mutamenti di regime nell’Italia tra Sette e Ottocento. Basti pensare a uno dei suoi capolavori, la Morte di Virginia di Capodimonte “di cui presentiamo in mostra uno studio preparatorio e l’impressionante bozzetto dell’Appio Claudio”: commissionato da Lord Bristol, rilevato da Gioacchino Murat e arrivato poi a Napoli per la gioia di Ferdinando I di Borbone…“Insieme alla trentina di opere del padre, la sorpresa della mostra è il nucleo di paesaggi della campagna laziale, da poco acquistati, dipinti dal figlio Giovanni Battista Camuccini (Roma 1819-1904). Un pioniere della pittura en plein air già negli anni Trenta dell’Ottocento, ancora poco conosciuto. Una vera scoperta!” Ma la mostra è una bella occasione di joint-venture tra gallerie. “Con Maurizio Nobile, che possiede opere di Camuccini ed è molto sensibile a questo momento cruciale della storia dell’arte, abbiamo impostato la mostra in tre tappe: in via Margutta fino al 28 ottobre, poi, in occasione di Fine Arts Paris, presso la bellissima galleria di Eric Coatalem (136, rue du Faubourg Saint-Honoré, 5-11 novembre), infine da Maurizio all’Hotel Passart [o di Jean Bart, il celebre corsaro di Luigi XIV] nel Marais (2, rue Chapon, dal 16 novembre al 3 dicembre). Vi aspettiamo!


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