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Marco Riccòmini

ACTOR’S STUDIO

Perché non lasciare i comandi a chi vola di mestiere? Nel lavoro smart, siate smart

In questi momenti bisogna far forza a chi è più in difficoltà. Penso, in particolare, a quei curatori di musei pinstripes & sneakers che, per guadagnarsi lo stipendio, si pongono malgré lui di fronte a una telecamera. Con gli occhi che, anziché ‘guardare’ gli spettatori, corrono sul gobbo, invece di sforzarsi di parlare ‘a braccio’, con le pause, le esitazioni e anche i gesti, che avrebbero on stage. O con voci narranti, ahimè, non proprio attoriali. Un improvvisato faidaté, da chi non si sognerebbe di mettersi alla cloche di un aereo pensando di saperlo pilotare solo perché conosce a memoria Top Gun. Colpa del facile accesso ai mezzi di comunicazione che fa sembrare il tirocinio di attori e speaker un’inutile sofisticazione di qualcosa alla portata di tutti: parlare. Qualche dritta per i video streaming la fornisce la BBC, come quella di scegliere uno sfondo appropriato.


"Zoom «non è il luogo dove mettere in mostra la vostra biblioteca zeppa di tomi letterali o l’enorme Basquiat. Benché allettante, quel tipo di home décor distoglie l’attenzione dall’unica cosa che dovrebbe riceverla: voi»."


Perché Zoom (o qualsiasi altra piattaforma) «non è il luogo dove mettere in mostra la vostra biblioteca zeppa di tomi letterali o l’enorme Basquiat. Benché allettante, quel tipo di home décor distoglie l’attenzione dall’unica cosa che dovrebbe riceverla: voi». Ma non basta, naturalmente. Un corso accelerato di recitazione e di dizione? E perché, invece, non lasciare i comandi a chi vola di mestiere? Un costo aggiuntivo, non c’è dubbio: ma vi garantireste un viaggio sicuro. E i vostri passeggeri potrebbero anche prendere gusto ai servizi forniti a bordo (grazie, stavolta, a quel che aggiungereste voi), e tornare a volare in vostra compagnia. Nel lavoro smart, siate smart.