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di Leonardo Piccinini

Galleria Estense di Modena, quante sorprese

Fino al 16 settembre in anteprima due preziose nature morte d’inizio Seicento acquistate dallo Stato italiano e assegnate al museo modenese.

Tra gli artisti anonimi più conosciuti (un bel paradosso!) vi è senz’altro il cosiddetto Maestro di Hartford, l’autore di una decina di nature morte a lui ascritte per le evidenti analogie, conservate al Wadsworth Athenaeum di Hartford, Connecticut, alla Galleria Borghese di Roma e oggi anche…alla Galleria Estense di Modena (www.gallerie-estensi.beniculturali.it). Fino al 16 settembre in anteprima (e poi in maniera definitiva) ecco infatti due preziose nature morte d’inizio Seicento, in origine parte delle vastissime collezioni del sofisticato cardinale Scipione Borghese, acquistate dallo Stato italiano e assegnate al museo modenese, che conserva le collezioni e i tesori del casato estense insieme al Palazzo Ducale di Sassuolo e alla Pinacoteca di Ferrara. Le due tele sono state dotate di nuove cornici, della tipologia cosiddetta “Salvator Rosa”, realizzate da un laboratorio specializzato di Firenze e donate dall’Associazione Amici delle Gallerie Estensi, presieduta da Edvige Rangoni Machiavelli (vice presidente Pietro Cantore) e nata nel 2014 per promuovere la conoscenza di questo straordinario patrimonio (www.amicidellegallerie-estensi.it).

La nouvelle vague dei musei italiani, che prevede anche per Modena una gestione autonoma (al vertice da dicembre 2015 Martina Bagnoli), è evidente in alcuni aspetti museografici che generano simpatia e curiosità (foto): lo spostamento di tre ottagoni del ciclo di Tintoretto (acquistato dagli Estensi in laguna nel ‘600 per ornare un soffitto del Palazzo Ducale di Modena), destinati alla mostra veneziana o a quella su Ovidio e le Metamorfosi alle Scuderie del Quirinale, viene presentato con giganteschi punti interrogativi e una tabella che racconta l’intero progetto di prestito. E dal 21 settembre al 6 gennaio sarà possibile visitare l’interessante esposizione Meravigliose avventure. Racconti di viaggiatori del passato, ampia selezione di testi illustrati tra XV e XIX secolo e appartenenti al ricco patrimonio librario della Biblioteca Estense Universitaria, oltre a quadri, sculture, arti decorative e materiale etnografico. Rarissima la prima edizione della lettera che Cristoforo Colombo scrisse ai reali di Spagna annunciando la scoperta del nuovo continente.