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di Leonardo Piccinini

L'ARTE DEL BENE

Un nuovo museo a Bologna

L’apertura di un nuovo museo, in tempi incerti e contraddittori come quelli che viviamo, è già di per sé una bella notizia. Che questo poi avvenga in quella Bologna “sazia e disperata” (secondo l’azzeccata definizione del Cardinal Biffi) che nelle stesse ore, con grande promozione e clamore inaugurava una mostra intitolata Dalì Experience (…), lascia sperare che il piano inclinato verso la banalità non costituisca un comune, inevitabile destino.

La Quadreria di Palazzo Rossi Poggi Marsili, in via Marsala 7, a pochi passi da via Indipendenza, è visitabile gratuitamente (martedì- venerdì dalle 15.30 alle 19, giovedì dalle 10 alle 12.30 e sabato dalle 10 alle 19) grazie a volontari del FAI, la cui sede regionale è ospitata nello stesso palazzo, e dell’Auser. Raccoglie in otto sale a pianterreno, elegantemente allestite, una cinquantina di dipinti, prevalentemente di scuola bolognese, le cui vicende sono brillantemente descritte in un agile e raffinato catalogo a cura di Marco Riccomini. Opere tutte provenienti dal ricco patrimonio dell’ASP (Azienda pubblica di servizi alla persona) Città di Bologna in cui sono confluite le antiche Opere Pie bolognesi: tra queste l’Opera Pia dei Poveri Vergognosi alla quale esattamente trecento anni fa, nel 1716, veniva  donato l’edificio di via Marsala, per lascito testamentario del conte Rossi Poggi Marsili (il suo ritratto, nella seconda stanza, è “il solitario e monumentale capolavoro bolognese”, secondo Riccomini, del veronese Giovanni Battista Canziani).


"Vale il viaggio l’ottava stanza, “un nucleo unico e pressochè intatto di opere della piena maturità di Ubaldo Gandolfi [1770 ca.], mai esposto assieme prima d’ora”, straordinari ritratti di santi commissionati e donati dal marchese Casali Bentivoglio Paleotti al Baraccano"


Vale il viaggio l’ottava stanza, “un nucleo unico e pressochè intatto di opere della piena maturità di Ubaldo Gandolfi [1770 ca.], mai esposto assieme prima d’ora”, straordinari ritratti di santi commissionati e donati dal marchese Casali Bentivoglio Paleotti al Baraccano: un’istituzione caritatevole situata in fondo a via Santo Stefano (nei pressi di un antico contrafforte, o barbacane, da cui il nome) che si proponeva di salvare le fanciulle rimaste orfane e di  provvedere a un loro inserimento nella società. La visita alla Quadreria costituisce, dunque, un percorso nella storia di una delle capitali non solo dell’arte, ma di una forma embrionale e tuttavia fortemente sviluppata di welfare, sui cui ormai da secoli si fonda la dolce, vecchia Europa.