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di Francesca Antonacci e Leonardo Piccinini

UN COLLEZIONISTA ECLETTICO

Conversazione con Valter Mainetti

Protagonista del mondo imprenditoriale e del collezionismo d’arte antica, il professor Valter Mainetti ci riceve all’ultimo piano del palazzo d’inizio Novecento di via del Tritone che ospita la sede delle attività del gruppo imprenditoriale da lui diretto, Sorgente Group. L’arredo, elegante ed essenziale, si arricchisce qua e là di marmi colorati, sculture, bronzi, elementi déco…come la coppia di applique di uno dei nomi oggi più ricercati, Jacques-Émile Ruhlmann, che campeggia nel suo ufficio a breve distanza da uno splendido fusto di colonna in porfido nero “rarissimo, come se ne trovano solo a San Saba” si illumina il nostro ospite, la cui biografia, personale e familiare, è davvero notevole.

Nel 1999 la creazione del marchio Sorgente, gruppo specializzato nel settore degli investimenti e della finanza immobiliare, costituisce l’ultimo tassello di una storia che, tra Italia e Stati Uniti, vede due rami della sua famiglia “da inizio ‘900 impegnati rispettivamente nella lavorazione artigianale e industriale del ferro, e nel montaggio di strutture in ferro per edifici multipiano. Tra le raffinate lavorazioni realizzate a Roma ricordo la cancellata (a scomparsa) del Vittoriano, su disegno di Manfredo Manfredi (1911) o alcune parti del Palazzo del Viminale”. Straordinari gli esiti americani: “Negli Anni Venti, la mia famiglia contribuì alla costruzione di importanti edifici quali nel ‘23 il New York Stock Exchange, nel ’24 l’American Standard Building, nel ’28 montò le strutture in ferro del celebre Chrysler Building”. Poi la crisi del ’29 portò a specializzarsi nel settore immobiliare. Mentre in Italia nel dopoguerra continuò l’attività di costruzione nel campo industriale (Alfa Romeo di Arese, Acciaierie di Terni e di Taranto..) Oggi del patrimonio immobiliare di Sorgente Group fanno parte autentici capolavori dell’architettura, come il Flatiron Building di New York, il Clock Tower di Santa Monica, il Fine Arts di Los Angeles e la Galleria Alberto Sordi – già Colonna - di Roma.


"...la mia famiglia contribuì alla costruzione di importanti edifici quali nel ‘23 il New York Stock Exchange, nel ’24 l’American Standard Building, nel ’28 fornì le strutture in ferro del celebre Chrysler Building”. Poi la crisi del ’29 portò a specializzarsi nel settore immobiliare. Mentre in Italia nel dopoguerra continuò l’attività di costruzione nel campo industriale..."


Il Gruppo sostiene la Fondazione Sorgente Group, istituita nel 2007 per promuovere attività culturali, valorizzare la collezione che comprende una vasta serie di opere di età greca, sculture romane (alcuni rari ritratti degli eredi di Augusto, esposti recentemente alle Scuderie del Quirinale) e una ricca sezione dedicata alla pittura del Seicento”. Particolarmente conosciuta, non solo tra gli addetti ai lavori, la collezione di dipinti del Guercino. “Già mio padre era appassionato all’artista, fin da quando frequentava la chiesa di San Crisogono a Trastevere, che possiede sul soffitto la copia del dipinto trafugato nel 1808 [ora a Lancaster House, Londra], e iniziò a raccogliere i disegni dell’artista, che gli furono sottratti sotto l’occupazione nazista”. Al piano terra di via del Tritone uno spazio è dedicato alle mostre temporanee, ma si annunciano entro un anno interessanti novità: “All’Aventino, dove è conservata la collezione archeologica, io e mia moglie Paola che si sta dedicando, in qualità di Vicepresidente della Fondazione a questo progetto, intendiamo aprire al pubblico le nostre raccolte, ma non sappiamo ancora con quali modalità. Nel frattempo, a novembre abbiamo sottoscritto col Comune una convenzione per “adottare” quella parte del colle Aventino (il Giardino degli Aranci) fondamentale per la storia di Roma e ancora troppo poco studiata”.  Cosa pensa delle riforme al MIBACT e dello sforzo di modifica alle norme sul mercato delle opere d’arte? “Mi pare che si tratti di provvedimenti che vanno nella direzione giusta: agevolare la tutela unificando le soprintendenze. Uno snellimento davvero auspicabile”.