di Leonardo Piccinini

MERAVIGLIE A PALAZZO

La vetrina più qualificata, ampia, affascinante della grande tradizione artistica italiana.

 “La vetrina più qualificata, ampia, affascinante della grande tradizione artistica italiana”.

Con queste parole Fabrizio Moretti, Segretario Generale della XXIX Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze (a Palazzo Corsini dal 26 settembre al 4 ottobre) ha voluto sottolineare l’unicità della manifestazione da lui guidata: tanti tesori della storia e della creatività italiana ospitati in un contesto monumentale che non teme confronti, in una delle più belle città del mondo. All’affollata conferenza stampa, tenutasi sotto gli affreschi vasariani del Quartiere degli Elementi di Palazzo Vecchio, Dario Nardella, Sindaco di Firenze e Presidente del Comitato Direttivo della Biennale, ha enfatizzato il “carattere di evento culturale” della mostra, in occasione della quale il Comune di Firenze assegnerà un Premio internazionale ad un collezionista che si è particolarmente distinto; tra le numerose novità presentate da Moretti (che ha ringraziato il predecessore Giovanni Pratesi, “spero di essere alla sua altezza !”) la cospicua pattuglia di mercanti d’arte straniera, una maggiore apertura verso l’arte moderna, l’accordo con la fiera di Monaco di Baviera HIGHLIGHTS (con una significativa testimonianza in Biennale di undici, importanti antiquari tedeschi), il finanziamento al restauro di un’opera di Dosso Dossi del patrimonio museale fiorentino (esposta in mostra), un nuovo, prestigioso vetting, coordinato da Jean-Luc Baroni (dipinti), Giovanni Pratesi (scultura), Massimo Bartolozzi (mobili)…..
E, proseguendo nella felice collaborazione iniziata nel 2001 con Pier Luigi Pizzi, un rinnovato percorso espositivo, ispirato come sempre alla sontuosa architettura del seicentesco Palazzo Corsini: sarà messo in evidenza lo scalone monumentale (1692, Antonio Maria Ferri) da poco restaurato, con la statua del più celebre protagonista di casa Corsini, papa Clemente XII (Carlo Monaldi); l’accesso dai Lungarni sarà reso più funzionale ed accogliente; ma soprattutto la grande Sala del Trono per la prima volta non sarà spazio espositivo ma luogo di incontro, in contemplazione della volta con l’affresco raffigurante la Glorificazione della famiglia Corsini (Antonio Domenico Gabbiani, 1696); arredato con divani disegnati da Pizzi e con una caffetteria, diventerà il fulcro di un percorso tra le meraviglie dell’antiquariato italiano.