di Leonardo Piccinini
Nello strabiliante contenitore barocco di Palazzo Corsini le presentazioni di due volumi utili non solo agli studiosi ma anche a un più vasto pubblico.
Nel ricco panorama di incontri tenuti in occasione della XXIX edizione della Biennale Internazionale di Antiquariato di Firenze, nello strabiliante contenitore barocco di Palazzo Corsini, due momenti in particolare hanno riflesso il vasto e articolato mondo di interessi e attività peculiari all’Associazione Antiquari d’Italia: le presentazioni di due volumi utili non solo agli studiosi ma anche a un più vasto pubblico, Inganni dipinti. Trompe-l’oeil nella Fototeca Zeri di Giulia Alberti, edito dalla Fondazione Federico Zeri, e Leggi, bandi e provvedimenti per la tutela dei Beni Artistici. 1571-1860 di Andrea Emiliani, Edizioni Polistampa.
Il sostegno dell’Associazione, da tempo impegnata a valorizzare studi e ricerche relativi all’ampia disciplina della storia dell’arte, agli aspetti collezionistici e legislativi, ha permesso la pubblicazione delle due opere.
In Inganni dipinti, presentato in Biennale da Andrea Bacchi, Alessandro Morandotti e Walter Padovani, la giovane studiosa Giulia Alberti ha attinto al vastissimo fondo fotografico di Federico Zeri, conservato a Bologna e amorevolmente gestito dalla Fondazione che ne porta il nome. Un inesauribile “armadio delle meraviglie” esattamente come quello dei trompe-l’oeil, genere ancora poco studiato ma che catturò l’interesse di Zeri, il quale raccolse infatti un significativo nucleo di 214 fotografie. Partendo dallo studio del fondo Zeri Giulia Alberti ha messo a fuoco la produzione di numerosi artisti, individuando personalità ancora sconosciute, gettando le basi per futuri, auspicati studi su questo affascinante genere pittorico.
Leggi, bandi e provvedimenti è la nuova edizione di un’opera imprescindibile per chi voglia capire l’origine del sistema di tutela, di una serie di efficaci misure atte a salvaguardare l’infinito (da sempre) patrimonio storico artistico della Penisola.
Se l’Italia è così densa di opere d’arte, molte delle quali ancora conservate nei luoghi per cui furono ideate, molto del merito va a chi seppe tutelarle con misure adeguate e tempestive. Lo studio di Andrea Emiliani è tanto più utile in un momento in cui si invoca da più parti la revisione di una legislazione relativa al mercato delle opere d’arte troppo obsoleta…Cristina Acidini, già Soprintendente di Firenze, nel presentare il volume insieme all’Autore, a Carlo Orsi e Giulio Volpe, lodando l’iniziativa di sostegno alla pubblicazione, ha auspicato una “sempre maggiore collaborazione tra mercato e tutela, nello spirito costituzionale di salvaguardia del patrimonio artistico”.