di Giovanni Pratesi
L'importante ruolo degli antiquari tra sponsor e istituzioni.
Partecipare alla Biennale dell'antiquariato di Firenze è per un operatore del mondo dell'antiquariato, oltre che un motivo di grande orgoglio, anche una occasione di godere del privilegio di essere al centro del mondo culturale internazionale e conseguentemente del mercato dell'arte antica. Perciò gli antiquari si sentono in dovere di restituire alla città la Mostra mercato più prestigiosa di arte italiana, quasi interamente finanziata dagli espositori.
Uno dei meccanismi sui quali si appoggia la presenza della Biennale nei confronti dei musei cittadini, consiste nell'elargizione di 20.000,00 euro messi a disposizione da sponsor privati per restaurare opere che necessitano di interventi di restauro. Per ottenere queste somme, fu pensato di istituire due premi da assegnare al dipinto e alla scultura ritenuti più belli, presenti in Mostra.
Nelle edizioni delle Biennali successive al 2005, numerose e pregevoli opere sono state recuperate nei musei di stato, quindi la Biennale istituendo i premi assolve il suo ruolo di partecipazione attiva della conservazione del nostro Patrimonio Artistico.
I premi sono assegnati dalla commissione della pittura e della scultura incaricate, non solo di verificare la qualità e le giuste attribuzioni delle opere esposte, ma anche di indicare le opere vincitrici.
L'antiquario che riceve il prestigioso riconoscimento ottiene, a ricordo del suo primato, una targa di porfido e bronzo dorato. Inoltre per ogni edizione della Biennale viene pubblicato un libretto con le opere vincitrici e le opere restaurate con le somme del concorso. Per questi motivi è importante dare il giusto risalto a questa benemerenza della Biennale, che ha come obbiettivo di rafforzare il rapporto privilegiato e di fiducia con le Soprintendenze, sollecitare gli espositori di portare in mostra opere sempre più importanti, ma soprattutto di mettere in giusta luce coloro che hanno messo a disposizione le somme che hanno consentito di realizzare questo progetto, ringraziamo quindi, Ugo e Chiara Pierucci e la Banca Federico del Vecchio per la generosa disponibilità. Per inciso, occorre rilevare come la Biennale, conscia dell'importanza di questi riconoscimenti, ha affiancato questi premi con uno speciale merito per il miglior documentarista d'arte che ha visto assegnare questo onore a dei veri maestri di questo tipo di espressione artistica. Fabrizio Moretti, nuovo segretario generale, pur nella meritevole discontinuità, ha conservato questo omaggio reso alle opere più belle.
Si capisce che tutto ciò può sembrare inutile, ma la creazione di queste iniziative conferisce alla Biennale un ritorno di indubbio prestigio.