Il secolo di Nicola Grassi.

Catalogo della mostra: Pordenone, Galleria Harry Bertoia, 2021.

Nicola Grassi (Formeaso di Zuglio, 1682 - Venezia, 1748) seppe essere una delle voci più originali nel concerto di maestri e di maniere che caratterizzò il Settecento della Serenissima.  Accanto al pittore, sfilano illustrati nelle pagine del catalogo della mostra, anche con nuove opere, gli altri contemporanei con cui poté avere contatti, influenze, rivalità dall'adolescenza agli ultimi tempi della sua vita: Jacopo Amigoni, Antonio Balestra, Nicolò Bambini, Antonio Bellucci, Federico Bencovich, Sebastiano Bombelli, Mattia Bortoloni, Simone Brentana, Girolamo Brusaferro, Rosalba Carriera, il suo maestro NIcolò Cassana, Giambattista Crosato, Gaspare Diziani, Louis Dorigny, Francesco Fontebasso, Giovanni Antonio e Francesco Guardi, Gregorio Lazzarini, Johann Carl Loth, Jacopo Marieschi, Giambattista Mariotti, Antonio Molinari, Bartolomeo Nazari, Giovanni Antonio Pellegrini, Giambattista Piazzetta, Giambattista Pittoni, Sebastiano Ricci, Giovanni Visentin, Giambattista e Giandomenico Tiepolo, Angelo Trevisani, Antonio Domenico Triva, il dilettante (ma intelligentissimo, come diceva il suo amico Marco Ricci) Anton Maria Zanetti di Gerolamo. Dalla prosepttiva di Grassi, che non fu certo il protagonista di quella stagione indimenticabile di cui seppe però essere singolare interprete capace di riproporre in forme nuove uno stile riconoscibile come una griffe, è possibile ricostruire un ambiente artistico competitivo  quale fu Venezia con le sue botteghe di pittori nella prima metà del secolo dei lumi.