vita d'antiquari

Simone Facchinetti

Roberto Campobasso

Napoli primo amore


Storia
L’attività nasce nel 1894, fondata da mio bisnonno Francesco. Inizialmente era specializzata in arredi sacri e comprendeva un settore parallelo dedicato al restauro di paramenti, sculture e oreficerie.
Nei successivi passaggi generazionali l’attività si è proiettata decisamente verso l’antiquariato puro con particolare predilezione per l’arte presepiale napoletana del Settecento di cui mio padre Roberto, prima ancora che mercante, è stato un raffinato collezionista. Da quando sono alla testa dell’attività ho cercato di specializzarmi, senza dimenticare le mie radici.

Scoperte
Non mi sento di poter affermare di aver fatto scoperte memorabili ma la passione che ho coltivato, unitamente al presepe, per i grandi maestri della pittura napoletana del Seicento e del Settecento, mi ha portato negli anni a ragguardevoli acquisizioni (Ribera, Battistello Caracciolo, Mattia Preti, Salvator Rosa, Bernardo Cavallino). La civiltà della pittura napoletana dei secoli d’oro è un capitolo della storia dell’arte riconosciuta a livello internazionale. Ovviamente quello che conta di più oggi non è solo il nome ma la qualità, un valore che supera le barriere schematiche delle ricostruzioni storiografiche.

Futuro
Per rimarcare la cogente passione per la mia città e per quanto ha prodotto di bello nel corso dei secoli, cosa che mi ha dato slancio professionale ieri come oggi e mi fa ben sperare nel futuro, citerò un testo di Goethe: “Oggi mi sono dato alla pazza gioia, dedicando tutto il mio tempo a queste incomparabili bellezze. Si ha un bel dire, raccontare, dipingere: ma esse sono al di sopra di ogni descrizione. Ho perdonato tutti quelli che perdono la testa per questa città e mi sono ricordato con tenerezza di mio padre, che aveva conservato un’impressione incancellabile proprio degli oggetti da me visti oggi per la prima volta”.