XXVIII EDIZIONE 2013
                        
                        La XXVIII Biennale Internazionale dell'Antiquariato di Firenze, che si è tenuta a Palazzo Corsini nel mese  di ottobre 2013, ha chiuso con un bilancio superiore alle previsioni, registrando un apprezzabile aumento di presenze. 
 Crediamo che con questa edizione la Mostra ha consolidato la propria vocazione internazionale perché la maggior parte  dei visitatori era di provenienza estera. 
 Il crescente interesse verso la manifestazione e la consapevolezza del ruolo che la Biennale occupa nel panorama  internazionale delle Mostre antiquarie, hanno stimolato il Comitato promotore a rinforzare fortemente la parte promozionale  con studiate strategie. 
 Grazie agli ottimi rapporti che legano ormai la Biennale agli Uffici Esportazioni e al Ministero per i Beni e  le Attività Culturali, è stata riconfermata la procedura per il rilascio degli attestati di libera circolazione  direttamente in Mostra; privilegio questo riconosciuto solo alla manifestazione fiorentina che permette agli espositori  italiani di sapere già prima dell'inizio della manifestazione quali opere possono circolare liberamente in ambito  internazionale. Fatto questo che apre la Biennale al collezionismo internazionale rendendola di fatto una mostra europea. 
 Il contributo della Marchesa Bona Frescobaldi è stato i grande rilievo per la formazione del Comitato Sostenitore  molto utile per attrarre a Firenze importanti esponenti della società internazionale e delle decorazioni d'interni. 
 Molto ricco anche il programma degli eventi collaterali tra i quali spiccava la Mostra "Ritorni" organizzata presso  il Museo Bardini e dedicata alle opere acquistate dagli antiquari sul mercato internazionale e riportate in Italia.  Attività, questa, poco conosciuta ma di grande valenza culturale poiché il ritorno in Italia di opere uscite ai  tempi del Gran Tour, è un arricchimento sia per le collezioni pubbliche sia per quelle private. 
 La seconda Mostra collaterale, ma non meno importante, è stata quella dedicata alla manifattura di Doccia.  "Forme Rivelate", un progetto dell'Associazione Amici di Doccia, voleva porre all'attenzione del grande pubblico  la grande qualità che ancora oggi la manifattura riesce ad esprimere, mettendo a confronto la porcellana realizzata  da Gasparo Bruschi nel 1745 "Il compianto sul corpo di Cristo" meglio nota come "La pietà", opera donata dal Marchese  Carlo Ginori al cardinale Neri Corsini, nipote di Papa Clemente XII, e "La Pietà" realizzata nel 2010 utilizzando  le medesime antiche forme. Grazie al raffinato allestimento del Maestro Pier Luigi Pizzi, il confronto delle due  composizioni, realizzate a distanza di 265 anni con le stesse forme, è risultato estremamente suggestivo anche  per la presenza del video che illustrava il delicatissimo procedimento di esecuzione della Pietà del 2010  all'interno dello stabilimento della Richard-Ginori. Ne è risultato che il visitatore abbia potuto non solo  ammirare la bellezza indiscussa del gruppo della Pietà Corsini, capolavoro assoluto, ma soprattutto abbia preso  coscienza sulla presenza di un "tesoro culturale" nascosto rappresentato dalle forme in gesso. In parallelo la  Pietà del 2010 ha testimoniato l'eccellenza nella lavorazione che esiste ancora oggi nella manifattura,  esperti professionisti che si tramandano le antiche tecniche di esecuzione di generazione in generazione,  una risorsa da non didperdere e da valorizzare. 
 Molto apprezzati anche gli altri eventi collaterali legati alla  Mostra: la consegna del premio "Lorenzo d'oro"  al regista Giuseppe Tornatore per il film "La migliore offerta"; la consegna del premio per il dipinto più bello,  sostenuto dalla Banca di Cambiano, assegnato alla Galleria Cesare Lampronti di Roma per l'opera  di Bernardo Bellotto (Venezia 1720 - Dresda 1780) "Il portico d'Ottavia" olio su tela cm 84,5 x 107;  per il premio assegnato alla scultura più bella, sostenuto da ETRO, assegnato a Walter Padovani di Milano  per l'opera "Ercole con il leone Nemeo" di Marco Antonio Prestinari (Claino 1570ca. - Milano 1621)  terracotta h. cm 52 x 19 x 17. Molto seguita anche la consegna del premio a John Winter della Galleria Trity F.A.  di Londra per il miglior stand.