XXXI EDIZIONE 2019
Il 2019 per la Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze sarà un anno particolarmente importante perché celebrerà un traguardo molto atteso, 60 anni di attività che di fatto la rendono la Mostra più “antica” al mondo.
Per celebrare l’atteso traguardo sono in calendario una serie di eventi che coinvolgeranno alcuni punti della città vicino Palazzo Corsini. Per tutto il periodo della Biennale le Gallerie antiquarie di Via Maggio, Via dei Fossi, Borgognissanti; le maison e le boutique di Via Tornabuoni e di Ponte Vecchio proporranno eventi esclusivi che animeranno la permanenza degli ospiti BIAF a Firenze.
Confermato il gala dinner del 19 settembre, appuntamento molto atteso in città, al quale potranno accedere solo un ristretto numero di ospiti invitati dagli espositori. Inoltre, per celebrare il 60mo anniversario, la Biennale proporrà un’altro evento mondano in Palazzo Vecchio nel Salone dei Cinquecento riservato a circa 400 invitati.
In questa edizione 2019, solo 77 selezionatissimi espositori, individuati tra gli antiquari italiani di fama internazionale e prestigiosi mercanti stranieri, hanno la possibilità di partecipare.
La Mostra sarà aperta al pubblico dal 21 al 29 Settembre 2019
con orario 10,30 – 20,00.
Palazzo Corsini, Lungarno Corsini n. 10 Firenze
26.07.2019
Dal 21 al 29 settembre presso le sontuose sale di Palazzo Corsini si terrà la XXXI Edizione della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze.
di Leonardo Piccinini
14.09.2019
Il 23 settembre, in occasione della XXXI Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze, sarà presentato il restauro dell’opera nel Salone del Trono di Palazzo Corsinii
18.09.2019
Un ricco calendario di incontri, presentazioni, dibattiti rivolto a collezionisti, mercanti, storici dell’arte e semplici appassionati.
23.09.2019
Il punto di vista di un membro del comitato scientifico
di Simone Facchinetti
15.10.2019
Tra le sale di Palazzo Corsini opere da manuale di storia dell’arte, spesso inedite, di illustri provenienze, e una risposta significativa del collezionismo, di curatori e studiosi arrivati a Firenze da ogni parte del mondo.
di Leonardo Piccinini