vita d'antiquari

Simone Facchinetti

Dario Porcini

Napoli primo amore


Storia
Ho ereditato l’attività da mio padre Vincenzo che ha fondato, nel 1969, Napoli Nobilissima, di fronte all’Accademia di Belle Arti a Napoli. Venti anni dopo, si è trasferito nell’attuale sede in Piazza Vittoria 6, affiancato anche da me e caratterizzando la ricerca, nel corso degli anni, verso la pittura e la scultura dei secoli XVI, XVII e XVIII. Oggi si chiama Galleria Porcini e oltre all’attività espositiva propria, partecipa a importanti esposizioni internazionali d’arte antica, come TEFAF a Maastricht e BIAF a Firenze. Sin da piccolo ho respirato l’arte del cosiddetto “Secolo d’oro della pittura a Napoli” indirizzando i miei studi di storia dell’arte verso la pittura caravaggesca e barocca, con un’attenzione agli artisti stranieri attivi in Italia.

Scoperte
In occasione della XXVI edizione della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze, la galleria ha presentato la suggestiva Predica di San Domenico di Teodoro d’Errico, artista nativo di Amsterdam e largamente attivo a Napoli lungo la seconda metà del XVI secolo; l’opera si è meritata il primo premio come “miglior dipinto” della manifestazione. Si tratta della predella dell’ancona della Madonna del Rosario già in San Gaudioso a Napoli e oggi esposta al Museo Nazionale di Capodimonte. Dopo averla scoperta sul mercato inglese ne ho ricostruito la storia rocambolesca. Un grande collezionista, Lord Bristol, aveva tentato di esportare l’intera ancona. Evidentemente riuscì a portare con sé a Londra solo la predella. Il mio unico rimpianto è di non averla vista ricongiunta alla sua pala. Purtroppo, nonostante l’avessi sottoposta all’attenzione di Capodimonte, sua naturale destinazione, il museo non ha mostrato interesse e oggi l’opera è conservata in collezione privata.

Futuro
Il nostro settore sta vivendo un momento difficile, pieno di scosse telluriche. C’è bisogno di reinventarsi ed evolversi, ma sono fortemente convinto che sia uno sforzo necessario e che darà dei frutti, poiché bellezza e cultura sono fondamentali per il nostro destino.