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di Carlo Milano

Decio Cavallo è vivo e lotta con noi!

L’asineria ha fatto bella mostra di sé sul sito dell’Ansa dalle 18.10 del 22 luglio per un giorno, per essere finalmente corretta dopo un fiume di sbeffeggi su Facebook e Twitter.

L’ANSA, agenzia stampa ufficiale dell’Italia, ha titolato: “Fontana di Trevi…. e Bernini si scopre un po’ di più“.
L’asineria ha fatto bella mostra di sé sul sito dell’ Ansa dalle 18.10 del 22 luglio per un giorno, per essere finalmente corretta dopo un fiume di sbeffeggi su Facebook e Twitter.
In un Paese cha ha già scarsa dimestichezza con la storia dell’arte e vuole del tutto cancellarla dall’istruzione, una scemenza del genere era inevitabile.
Trattandosi dell’ANSA, possiamo dire che si tratta di ignoranza ufficiale, di Stato, su carta bollata, ed è grave che qualcuno abbia scritto una castroneria simile e nessuno lo abbia corretto prima che ci pensassero i lettori.
Ma l’attribuzione a Bernini ha origine nobilissima. È scritta infatti nella guida usata da Decio Cavallo, l’oriundo che acquista la fontana dal Cavaliere Ufficiale Antonio Trevi in Totò Truffa ’62.
E allora possiamo ribadire quelli che da sempre si sa, che il Principe Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio era avanti, avanti di almeno cinquant’anni, ma possiamo anche aggiungere, e questa è la vera notizia, che Decio Cavallo è vivo e lotta con noi: evviva!