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Simone Facchinetti

Geo Poletti. Collezionista e pittore

Una mostra da non perdere alla Pinacoteca Civica di Como

La mostra dedicata a Geo Poletti presso la Pinacoteca Civica di Como (aperta fino al 3 marzo 2024, catalogo Dario Cimorelli Editore) è stata curata da Paolo Vanoli, con sensibile intelligenza, Non era facile mettere in “gioco” alcune opere degli eredi Poletti con il fronte espositivo permanente.

Basterebbe la visione della monumentale tela di Paolo Pagani con la Caduta degli angeli ribelli a giustificare il viaggio (opera che resterà in prestito al museo per i prossimi cinque anni). Pagani, appunto, è stato uno dei tanti amori di Poletti (si capisce anche dal numero di testimonianze raccolte), un collezionista e mercante d’arte scomparso nel 2012.

La mostra ha sostanzialmente due anime: una ricostruisce – credo per la prima volta in modo così esauriente – la traiettoria del Poletti pittore, dal 1946 al 2000; l’altra abbozza il profilo dei gusti e degli interessi del Poletti marchand-amateur. Abbozza perché, come spiega bene Alessandro Morandotti nel saggio introduttivo al catalogo (stampato con particolare cura), molte opere che gli sono passate tra le mani sono finite in collezioni private o in musei, alcuni anche molto noti, come il Getty Museum a Los Angeles. Quindi ci troviamo di fronte a una selezione necessariamente riduttiva, rispetto alla completezza di un percorso che ha visto Poletti tra i protagonisti del recupero dei “Pittori della realtà in Lombardia”, ma anche del barocco lombardo, della Natura morta italiana del Seicento e Settecento, di un fuoriclasse come Pagani…

Basterebbe fermarsi qui per dire come il percorso espositivo allestito a Como (composto da una quarantina di pezzi) meriti una visita (senza perdersi la raccolta dei ritratti della raccolta di Paolo Giovio al piano terra!).