notizia

Leonardo Piccinini

Arte e violenza

Un nuovo acquisto a Modena

Fu un caso sensazionale. La modenese Maria Regina Pedena, simbolo di purezza e castità pagate con la vita, affascinò mezz’Italia che dopo quel 1827 iniziò a interessarsi alla sua storia. Vennero stampate diverse biografie, Silvio Pellico e Nicolò Tommaseo scrissero di lei. Non aveva ancora compiuto quindici anni…nel pomeriggio di una domenica di luglio venne attirata con un tranello nell'abitazione del proprio vicino di casa, un liutaio trentacinquenne, che aveva da poco dovuto sposare un'altra giovane da cui aveva avuto una bambina. Dopo un tentativo di violenza, a cui la ragazza cercò di resistere, l'uomo la uccise con diversi colpi di coltello, suicidandosi alcuni giorni dopo. Non è Schiller, non è Hugo: è cronaca vera. Un pittore di fama, il veneto Giovanni Busato, formatosi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, disegnò l’intera vicenda, dai suoi disegni vennero tratte stampe per un ampio pubblico. Ora due disegni di Busato, già appartenuti alla collezione Vallardi, esposti all’ultima edizione di Modenantiquaria da Paolo Antonacci, sono stati acquistati dagli Amici delle Gallerie Estensi e donati alla Biblioteca Estense Universitaria di Modena che già conservava la serie di stampe. Un prezioso tassello di storia locale e nazionale, che si aggiunge alle collezioni pubbliche, una felice alleanza tra pubblico e privato. Come ha dichiarato la direttrice delle Gallerie Estensi, Martina Bagnoli, “la storia di Maria Regina Pedena continua a essere significativa anche ai giorni nostri poiché la violenza sulle donne non è purtroppo ancora un fatto del passato. Siamo molto grati agli Amici per la loro lungimiranza e generosità”.