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Leonardo Piccinini

Toujours Paris

Il SALON DU DESSIN fino al 27 marzo

J'ai deux amours / Mon pays et Paris cantava Joséphine Baker. La città su cui tanti – postBrexit - scommettono, è in questi giorni, grèves e proteste varie permettendo, meta di collezionisti, studiosi e appassionati. Un pubblico sofisticato, quello che ama il disegno, si ritrova tra le mura neoclassiche dell’architetto Brongniart, nel palazzo che da lui prende il nome e che ospitava la Borsa. Il Salon du Dessin, fino al 27 marzo, nato nel 1991 e arrivato alla 31esima edizione, completa la ricollocazione delle fiere nel naturale calendario preCovid. Di tutto rispetto la presenza delle gallerie italiane, con Marco Fabio Apollloni e Monica Cardarelli, Maurizio Nobile, Enrico Frascione, Cortona, Bottegantica. Importante la partecipazione delle istituzioni cittadine, con un ricco corollario di eventi sul tema del disegno, incontri, dibattiti e mostre (tutte le informazioni sul sito), dai tesori sconosciuti del Musée de l’Armée-Invalides ai meravigliosi pastelli del Musée d'Orsay. E, si parva licet, per non soffrire troppo dopo l’acquisto o continuare a meditare su carte, filigrane e acquerelli, quale miglior rimedio del vicino Gallopin con la sua sublime tartare e il giusto Côtes du Rhône…?