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Leonardo Piccinini

Dal Sempione si arriva a Parigi!

Acquisti del Musée d'Orsay

Grandi celebrazioni, in quel 1906 a Milano. Cent’anni dopo la strada napoleonica (dall’Arco della Pace a Parigi!) si festeggiava l’apertura del traforo del Sempione con un’EXPO da record (5 milioni di visitatori), allestita tra il nuovo parco Sempione (progettato da Emilio Alemagna, l’antica piazza d’Armi strappata alla speculazione edilizia da combattivi cittadini) e l’area su cui sarebbe sorta la Fiera. Metlicovitz disegnava il bellissimo manifesto, arrivava all’inaugurazione Vittorio Emanuele III che per l’occasione avrebbe posto la prima pietra della nuova Stazione Centrale (di fatto realizzata più di vent’anni dopo). Grandi architetti e artisti parteciparono a quel momento di orgoglio italico, tra loro quel Giulio Aristide Sartorio (Roma 1860-1932) che poco tempo dopo si sarebbe mostrato in tutta la sua grandiosa capacità col fregio della Camera dei Deputati.


"All’Expo milanese eseguì un complesso fregio decorativo che ornava la Sala del Lazio, dipinto en grisaille a olio su tela: due pannelli, due parti del fregio, recentemente recuperati dalla Galleria Antonacci Lapiccirella Fine Art"


All’Expo milanese eseguì un complesso fregio decorativo che ornava la Sala del Lazio, dipinto en grisaille a olio su tela: due pannelli, due parti del fregio, recentemente recuperati dalla Galleria Antonacci Lapiccirella Fine Art, Dalle grandi scoperte traverso le tristi età, al risorgere vivo della Stirpe e Dal mito delle Forze brute domate, alle conquiste ultime della scienza (98x169cm entrambi) sono stati da poco acquisiti dal Musée d'Orsay di Parigi, celeberrima istituzione molto attenta ad assicurarsi il meglio della produzione europea tra Otto e Novecento (è di queste ore la notizia dell’acquisto della strepitosa Partie de bateau di Gustave Caillebotte, 1878). Una conferma del continuo lavoro di ricerca degli antiquari italiani e dell’interesse mondiale per il loro lavoro.