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Leonardo Piccinini

La generosità di Pratesi

Un busto settecentesco, da lui recuperato a Bruxelles e correttamente attribuito, entra a far parte delle raccolte di Palazzo Pitti.

L’occhio di Giovanni Pratesi. Infallibile, frutto di studio, talento, sesto senso e amore viscerale per la pietra. Chi va a Figline Valdarno a visitare la sua fondazione lo capisce subito. E oggi, dopo tanti anni da antiquario, presidente AAI, segretario della Biennale di Firenze, prima di chiudere la galleria di via Maggio, meta per anni di collezionisti, studiosi e appassionati di mezzo mondo, sceglie di compiere l’ennesimo gesto di generosità a favore della collettività. Un busto settecentesco, da lui recuperato a Bruxelles e correttamente attribuito, entra a far parte delle raccolte di Palazzo Pitti. “Confrontando la scultura con una medaglia di Lorenzo Maria Weber capii che si trattava del celebre cantante castrato Gaetano Berenstadt, voce prediletta di Händel, figlio di un musicista del Granduca. Al suo ritorno a Firenze aprì una libreria antiquaria in piazza Santa Croce. Mentre l’attribuzione a Giovacchino Fortini, artista di Cosimo III de’Medici, risale al 2008, grazie agli studi dello storico dell’arte Sandro Bellesi”.


"Per lasciare un ricordo di me e della mia attività ho scelto un’opera che mi sembra rifletta bene i miei interessi, da sempre volti alla riscoperta di periodi trascurati e di aree poco studiate, eppure ricchissimi di opere d’arte sublimi".


Non verrà mai sufficientemente sottolineato l’apporto dell’antiquariato italiano al ritorno di opere d’arte provenienti dal mercato internazionale, grazie al talento e alle intuizioni di protagonisti come Pratesi. “Per lasciare un ricordo di me e della mia attività ho scelto un’opera che mi sembra rifletta bene i miei interessi, da sempre volti alla riscoperta di periodi trascurati e di aree poco studiate, eppure ricchissimi di opere d’arte sublimi”. Grato della donazione, ha così commentato il direttore Eike Schmidt: “Il nostro museo continua ad arricchirsi di nuove opere, sarà un modo per far continuare a vivere la galleria di Pratesi nell’Oltrarno”.