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Leonardo Piccinini

Il mercato d’arte in Italia. Numeri e priorità

Alla presenza del ministro Dario Franceschini è stato presentato “Arte: il valore dell’Industry in Italia”, uno studio che per la prima volta fotografa la forza economica del settore

“Stati generali dell’arte”. Così è stata subito ribattezzata la presentazione, lo scorso 11 novembre (Roma, Palazzo Rospigliosi), alla presenza del ministro Dario Franceschini, della ricerca “Arte: il valore dell’Industry in Italia”, realizzata dall’Osservatorio di Nomisma, con il sostegno di Intesa Sanpaolo, promossa dal Gruppo Apollo. Apollo, nato nel 2012 e coordinato con grande sapienza da Giuseppe Calabi, riunisce molti operatori del settore, dagli antiquari alle gallerie d’arte contemporanea alle case d’asta alla logistica…e ha commissionato uno studio che “per la prima volta fotografa la forza economica del settore” (Umberto Mancini de Il Messaggero, che ha condotto l’incontro insieme a Marilena Pirrelli de Il Sole24Ore).


"Dati davvero molto interessanti, quelli presentati da Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma: un giro d’affari di 1,46 miliardi € (quasi 3,8 miliardi l’impatto economico generato complessivamente); 36mila lavoratori coinvolti in totale."


Dati davvero molto interessanti, quelli presentati da Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma: un giro d’affari di 1,46 miliardi € (quasi 3,8 miliardi l’impatto economico generato complessivamente); 36mila lavoratori coinvolti in totale. Tra 2011 e 2019 l’aumento del fatturato complessivo è stato dell’82% per le case d’asta e del 132% per le gallerie, a fronte però della scomparsa di 610 imprese legate all’arte moderna e contemporanea e di 297 antiquari (con un’ulteriore contrazione nell’ultimo, tragico, biennio). Tre priorità sono state individuate come più sentite dalla gran parte degli operatori: la semplificazione delle norme; un forte sostegno alle imprese; un sistema di agevolazioni fiscali. Alessandra Di Castro, presidente AAI, rivolgendosi al ministro Franceschini, ha ricordato “l’europeismo del ministro che ha introdotto nel 2017 un inizio di riforma, con la soglia di valore che va nella giusta direzione. L’Italia deve trovare le condizioni per riappropriarsi del grande pubblico internazionale. Abbiamo recentemente appreso che si sta lavorando alla digitalizzazione dei beni notificati, una misura di grande utilità e trasparenza. Approfittiamo di questo momento postBrexit e abbassiamo l’aliquota IVA per l’importazione di opere in Italia”.


"Tre priorità sono state individuate come più sentite dalla gran parte degli operatori: la semplificazione delle norme; un forte sostegno alle imprese; un sistema di agevolazioni fiscali."


Il Ministro si è detto “molto disponibile al confronto” (come il suo Capo di Gabinetto Lorenzo Casini), lamentando “una forte resistenza all’interno del ministero nell’applicazione delle nuove norme”. Casini ha poi proposto un tavolo tecnico per “formulare circolari che siano comprensibili e di aiuto all’operatore”. Tra i numerosi interventi, da ricordare quello del generale Roberto Riccardi, che dirige il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, e del direttore degli Uffizi Eike Schmidt, che ha ricordato come nelle nuove sale del museo da poco inaugurate “siano presenti tra gli altri tre capolavori da poco acquistati sul mercato, la Madonna col Bambino e l’Elia nel deserto di Daniele da Volterra, e l’Enigma di Omero di Bartolomeo Passerotti”.