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Leonardo Piccinini

Weisweiler e Sunday, Palm Sunday

Domenica 5 aprile 2020 verrà ricordata come una delle date più tragiche e insieme solenni nella storia delle isole britanniche.

Domenica 5 aprile 2020 verrà ricordata come una delle date più tragiche e insieme solenni nella storia delle isole britanniche. Il primo ministro Boris Johnson ricoverato, centinaia di morti per Coronavirus tra i quali il pittoresco marchese di Bath, “Britain’s most flamboyant and eccentric aristocrat” come lo ha definito il Telegraph, noto per le sue numerose stravaganti idee, attività (prevalentemente sessuali) e per la straordinaria dimora di Longleat nel Wiltshire, maniero elisabettiano aperto al pubblico già nel 1949 e diventato attrazione per grandi e piccini (opulenti interni, giardini di Capability Brown, labirinto e perfino Safari!).

“La Gran Bretagna, che ha lasciato la UE, è lì a mostrarci come questa decisione non abbia influito, al momento della verità, sul modo di affrontare il contagio. Nessuna opportunità è venuta al Regno Unito dall’esser fuori dall’Europa” ha scritto recentemente Paolo Mieli sul Corriere.


"Un’immagine potentissima per eleganza, compostezza, di un capo di Stato che a dispetto della veneranda età tiene fede ai propri impegni."


E che il momento sia grave lo dimostra il memorabile, conciso discorso (appena quattro minuti) pronunciato dalla regina Elisabetta in tv dal Castello di Windsor. Un’immagine potentissima per eleganza, compostezza, di un capo di Stato che a dispetto della veneranda età (94 anni il 21 aprile) tiene fede ai propri impegni. Particolarmente commovente il richiamo a ben altri momenti, quelli del Blitz, del bombardamento tedesco sul Regno del 1940, quando lei e la sorella tennero un discorso alla radio rivolto a tutti i giovani inglesi (“My sister is by my side and we are both going to say goodnight to you”).

L’eleganza di Elisabetta, la spilla verde ton sur ton, l’ambientazione armoniosa degli State Apartments di Windsor: incuriosito dall’arredo faccio una veloce ricerca online. Il ricchissimo patrimonio della Corona (dunque nazionale) è infatti interamente visitabile online sul sito del Royal Collection Trust. Migliaia di dipinti, arredi ed oggetti, un mare magnum di meraviglie consultabile e aggiornato. Ed ecco il sofisticato cabinet , visibile alle spalle della Regina. Opera di Adam Weisweiler, uno dei più importanti ebanisti di Luigi XVI, presenta al centro una placca in porcellana di Sèvres datata 1768 e aggiunta al mobile negli anni ’20 dell’800, quando Giorgio IV fece risistemare gli appartamenti di Windsor dall’équipe guidata da Wyatville. Un momento cruciale nella storia dell’arredamento inglese ben descritto dalla mostra, ora purtroppo chiusa, George IV: Art & Spectacle alla Queen’s Gallery di Buckingham Palace (15 Novembre 2019 – 3 Maggio 2020).


"Un pensiero a questa veloce ricerca e al vastissimo patrimonio di arredi conservati qui in Italia, al Palazzo del Quirinale: purtroppo non esiste un sito analogo a quello inglese che descriva i singoli pezzi d’arredo."


Un pensiero a questa veloce ricerca e al vastissimo patrimonio di arredi conservati qui in Italia, al Palazzo del Quirinale: purtroppo non esiste un sito analogo a quello inglese che descriva i singoli pezzi d’arredo. Un vero peccato, perché sul più alto colle di Roma i Savoia raccolsero un’infinità di mobili, arazzi, oggetti (si pensi solo agli orologi!) provenienti dalle dimore dei regni preunitari, da Torino, Parma, Modena, Genova…

A modest proposal alla Presidenza della Repubblica: perché non servirsi dello straordinario repertorio in più volumi frutto dello studio e della passione di Alvar González-Palacios, realizzato ormai più di vent’anni fa (e difficilmente reperibile), e renderlo consultabile online? Saper copiare, alle volte, è segno di saggezza…!