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Rispetto al resto d’Europa, l’Italia è un passo avanti

Reportage dall’ultimo Consiglio della CINOA

Bruno Botticelli e Alessandro Cesati, in qualità di membri nominati dall’AAI (Associazione Antiquari d’Italia) nel Consiglio direttivo della CINOA (Confédération Internationale des Négociants en Oeuvres d’Art), hanno partecipato all’ultimo incontro indetto a Bruxelles lo scorso 29 gennaio.

Ecco il reportage della riunione: “I colleghi degli altri paesi europei si sono dimostrati particolarmente sensibili al tema del lavaggio dei capitali (money laundering), con nuove regole sulla trasparenza che presto saranno adottate dai paesi dell’unione. Procedure che in Italia sono già in vigore: richiesta di valida documentazione dei venditori privati, partita iva per le aziende acquirenti, accettazione di pagamenti soltanto dal conto del cliente (nessuna possibilità di triangolazione bancaria).

Si è discusso in merito al nuovo passaporto delle opere d’arte che potrebbe entrare in vigore prossimamente e che riguarderà l’ingresso dei beni artistici di origine extra europea (arte etnica e beni archeologici d’epoca romana).

CINOA sta cercando una soluzione al mercato degli avori proponendo una commissione in grado di certificarne l’autenticità e l’origine (anteriore al 1947, data della nascita della regolamentazione per la vendita dei materiali provenienti dal mondo naturale).

Il Consiglio ha avuto luogo durante la fiera del Brafa. Contestualmente la polizia doganale belga ha sequestrato una trentina di opere, sprovviste di documentazione sufficiente. A molti antiquari sono stati richiesti i registri di carico. Anche su questo punto l’Italia è un passo avanti”.