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di Simone Facchinetti

Le regole del gioco: 1

Meglio la linea telefonica o l’offerta scritta?

Tutti dicono di avere un metodo affidabile quando battono all’asta. C’è chi ricorre al corno di corallo, chi lascia un’offerta scritta e chi ama apparire in pubblico. Qualcuno preferisce mantenere l’anonimato nascondendosi dietro una telefonata. Altri partecipano online. Tutti sono consapevoli che qualcosa potrebbe andare storto: saltare la connessione o cadere la linea.

Se l’oggetto è molto bramato allora bisognerà mettersi in viaggio per non correre il rischio di avere delle sorprese. È come una battuta di caccia, con tutti i suoi riti. Conosco persone ansiose che compiono molte azioni, contemporaneamente, per lo stesso oggetto: mandano l’offerta scritta, prendono la linea telefonica, si iscrivono alla diretta online e hanno una spalla presente in sala. Paranoie.

I migliori non fanno così. Mantengono il sangue freddo. Stabiliscono dove arrivare e quando fermarsi. È come un amplesso perfettamente coordinato. Il punto è che ti può scappare la mano. L’adrenalina ti frega. La respirazione diventa irregolare. Le parole escono sincopate. Sale il nervoso. Chi ha molto spirito competitivo, in genere, vince. Poi però si pente per essersi spinto troppo avanti.

Tutti i casi descritti prevedono l’azione di un temibile avversario, pronto a rilanciare colpo su colpo. Esistono dei casi in cui, miracolosamente, non c’è bisogno di nulla. Tutto va liscio come l’olio, l’asta va deserta. Cade la telefonata ma l’opera resta invenduta. I fenomeni di benevolenza cosmica esistono. È statisticamente provato che i maggiori affari della storia siano stati messi a segno da persone che non avevano la minima idea di ciò che stavano comprando. Beata, meravigliosa, ignoranza. Il caso del Salvator Mundi di Leonardo, al momento, è in testa alla classifica. Il secondo potrebbe essere il Paolo V di Gian Lorenzo Bernini, acquistato in un’asta europea, del tutto inconsapevolmente, al prezzo di due scatole: una di sigari e una di rum. Il terzo un Sebastiano del Piombo del periodo veneziano comprato quest’estate nel Regno Unito al prezzo di una piscina gonfiabile per bambini. Le mie fonti dicono che riemergerà in superficie solo in primavera. Stiamo a vedere.

Lontani dai clamori delle aste, nelle stanze ovattate degli antiquari le dinamiche di acquisto sono calme e civili. Invece di pagare dei diritti d’asta aggiuntivi si può aprire una contrattazione. In ogni caso il sangue freddo aiuta.