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di Leonardo Piccinini

PRIMAVERA AGLI UFFIZI

Tante sono le attese per i prossimi mesi: dall’omaggio ai 500 anni dalla nascita del grande Cosimo I, alle esposizioni dedicate a Pietro Aretino, alla scultura in bronzo nella Firenze degli ultimi Medici, ai soffitti lignei del Rinascimento.

Lo abbiamo visto aggirarsi a lungo tra le meraviglie esposte a Maastricht. Eike Schmidt, direttore dal 2015 delle Gallerie degli Uffizi (al plurale perché comprendenti anche Palazzo Pitti e Boboli...), è un convinto sostenitore della politica di acquisizione delle opere d’arte per i musei, anche i più ricchi, come quelli italiani. È in corso (fino al 5 maggio) nella sala delle Nicchie di Pitti la mostra Il carro d’oro di Johann Paul Schor. L’effimero splendore dei carnevali barocchi, con al centro l’opera dell’artista tirolese (collaboratore di Bernini) presentato da Alessandra Di Castro alla scorsa Biennale dell’Antiquariato di Firenze e da poco acquistato dalle Gallerie.


"...tra i numerosi acquisti effettuati, una particolare menzione è doverosa per l’Elia nel deserto di Daniele da Volterra, proveniente dalla collezione Pannocchieschi d’Elci a Siena"


Ma, tra i numerosi acquisti effettuati, una particolare menzione è doverosa per l’Elia nel deserto di Daniele da Volterra, proveniente dalla collezione Pannocchieschi d’Elci a Siena ed esposta dalla galleria Benappi a Maastricht nel 2016 insieme alla monumentale, michelangiolesca Madonna col Bambino dello stesso autore. E tante sono le attese per i prossimi mesi agli Uffizi: dall’omaggio in una serie di mostre ai 500 anni dalla nascita del grande Cosimo I (1519), alle esposizioni dedicate a Pietro Aretino, alla scultura in bronzo nella Firenze degli ultimi Medici (curata dallo stesso Schmidt), ai soffitti lignei del Rinascimento…il programma completo disponibile qui.


"...250 anni fa il Granduca Pietro Leopoldo decideva di aprire al pubblico le collezioni medicee: il primo museo al mondo dedicato a visitatori esterni e non solo a una ristretta cerchia di happy few"


Senza dimenticare che proprio 250 anni fa il Granduca Pietro Leopoldo decideva di aprire al pubblico le collezioni medicee: il primo museo al mondo dedicato a visitatori esterni e non solo a una ristretta cerchia di happy few. Era una novità epocale, che solo la Rivoluzione francese avrebbe sancito e codificato: dal 1769 chiunque poteva accedere al museo, in cambio di una mancia da ripartire tra il primo e il secondo custode e il portiere… Certo erano numeri da beata solitudo: appena 1500-2000 ingressi l’anno, prevalentemente religiosi e artisti. Per approfondire il tema consiglio Forestieri in Galleria: visitatori, direttori, custodi agli Uffizi dal 1769 al 1785 (Centro Di).