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di Leonardo Piccinini

Un Luca Giordano per gli Uffizi

Il modello dell’opera, rintracciato e presentato alla ventinovesima edizione della BIAF dagli antiquari Francesca Antonacci e Damiano Lapiccirella, acquistato dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze.

Meno nota della più celebre Cappella Brancacci (con gli affreschi di Masaccio, la “scuola del mondo” secondo Vasari), meta turistica di ogni visitatore che capiti a Firenze, all’opposto transetto sinistro della chiesa di Santa Maria del Carmine è la Cappella Corsini. La cui importanza è però altrettanto notevole, almeno per Firenze, prima espressione in città del gusto barocco romano: commissionata negli anni ’80 del Seicento dalla famiglia Corsini in gloria del celebre avo Sant’Andrea, presenta capolavori scultorei di Giovanni Battista Foggini e la volta affrescata da Luca Giordano, prima grande prova del pittore napoletano a Firenze. Il modello dell’opera di Giordano, rintracciato dagli antiquari Francesca Antonacci e Damiano Lapiccirella e presentato alla scorsa edizione della Biennale Internazionale di Antiquariato di Firenze (2015), è ora stato acquistato dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze.

Il pubblico pensa che il momento più bello di un antiquario – commenta Francesca Antonacci - sia la vendita: niente di più sbagliato! L’ emozione vera è l’acquisto di un opera, averla scoperta, concretizzare il desiderio di possederla, sentirla finalmente tua. Questo è il sentimento che abbiamo avvertito quando abbiamo visto il dipinto di Luca Giordano ‘Gloria di Sant’Andrea Corsini'. Raramente ci si imbatte in opere così rare, importanti, intatte, come in questo caso ancora in prima tela e con i sigilli della nobile casata, e non più apparso al pubblico dal 1705. Per tutti questi motivi siamo orgogliosi di poter dire oggi che un’opera di questa importanza e provenienza è entrata a far parte delle collezione di uno dei musei più importanti del nostro paese e tra i primi nel mondo, le Gallerie degli Uffizi”. 


"Abbiamo rintracciato la genesi di questa meravigliosa tela consultando gli archivi della famiglia Corsini, lettere scritte a Luca Giordano dai committenti... Persino un rimprovero dei Corsini che esortavano Giordano a non correre più dietro “ le donzelle” ma a concentrarsi sulla pittura!"


Abbiamo rintracciato la genesi di questa meravigliosa tela - dichiara Damiano Lapiccirella - consultando gli archivi della famiglia Corsini, lettere scritte a Luca Giordano dai committenti, la data dell’esecuzione dell’opera, il prezzo pagato, trovato i nomi dei due mediatori che a Napoli incassarono l’importo per il Maestro e molto altro. Persino un rimprovero dei Corsini che esortavano Giordano a non correre più dietro “ le donzelle” ma a concentrarsi sulla pittura! Che dire, una gioia assoluta, l’acquisto, la pulitura dove giorno dopo giorno riapparivano i colori originali e la materia intatta coperta e preservata dal passare dei secoli, lo studio approfondito, la vendita alla Galleria degli Uffizi