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di Leonardo Piccinini

Joseph De Levis and Company

Un nuovo, paziente tassello (risultato di quarant’anni di studi) nella storia dell’arte italiana

“The fruit of a lifetime’s research by one of the world’s greatest scholars of sculpture, this book takes us to the heart of the business of making and selling bronze artefacts in Renaissance Italy. With its many insights and extensive catalogue, it will be invaluable for anyone with an interest in bronze sculpture in the Renaissance”

Questo (giustamente) lusinghiero giudizio di Jeremy Warren, storico curatore della Wallace Collection di Londra (di cui ha da poco curato il catalogo della scultura italiana in due volumi) compare sul retro di copertina del nuovo libro di Charles Avery, Joseph De Levis and Company. Renaissance Bronze-founders in Verona (Philip Wilson Publishers).
Un nuovo, paziente tassello (risultato di quarant’anni di studi) nella storia dell’arte italiana, così amata e desiderata nel mondo, come dimostra l’opera riprodotta  sopra le parole di Warren: una brocca ornamentale in bronzo realizzata da De Levis (attivo tra 1577 e 1605, stilisticamente affine alle raffinatezze di Sansovino e Vittoria, a capo di una dinastia imprenditoriale di fonditori), proveniente dalla collezione dei Rothschild parigini e acquistata nel 2002 dallo scomparso Robert H. Smith per 280mila sterline.


"I bronzi della dinastia De Levis (dalle grandi campane, alcune ancora in situ, ai campanelli, alle sculture, alari, statuette…) sono oggi distribuiti tra i grandi musei europei, Israele, Stati Uniti e numerose collezioni private."


I bronzi della dinastia De Levis (dalle grandi campane, alcune ancora in situ, ai campanelli, alle sculture, alari, statuette…) sono oggi distribuiti tra i grandi musei europei, Israele, Stati Uniti e numerose collezioni private. Tra le opere più conosciute e documentate i due alari del Victoria and Albert Museum di Londra, primi acquisti del mitico fondatore Henry Cole, e le due sculture di San Giorgio e San Giovanni Battista, modellate dal poco conosciuto Angelo de Rossi (omonimo dello scultore barocco genovese…), fuse dal De Levis e firmate IOSEPH DE LEVIS F(ecit), ANGELUS DE RVBEIS IN(venit), collocate nella chiesa veronese di San Giorgio in Braida sulle rispettive acquasantiere disegnate dal grande Michele Sanmicheli.

Il volume, così utile nel delineare un momento della storia del manierismo in area veneta, è stato realizzato grazie al contributo di importanti istituzioni, mercanti d’arte e collezionisti, tra i quali vogliamo ricordare: Alessandro Cesati, Alberto e Alessandra Di Castro, Israel Museum di Gerusalemme, Daniel Katz, Alexis e Nicolas Kugel, Marco e Ruggero Longari, Lord Rothschild, Mario Scaglia, Trinity Fine Art, Victoria & Albert Museum di Londra.


Charles Avery
JOSEPH DE LEVIS AND COMPANY: RENAISSANCE BRONZE-FOUNDERS IN VERONA.
Philip Wilson Publishers, Londra, 2016.
224 pagine con 220 illustrazioni (16 col.)