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Loris Sandrucci, un esordiente di 85 anni

Vetraio, cromatore, calzolaio, pasticcere e anche mediano di spinta della Figlinese, infine artista, questa è la parabola della vita di Loris Sandrucci.

L'attesa è durata 65 anni poi la libertà. Vetraio, cromatore, calzolaio, pasticcere e anche mediano di spinta della Figlinese, infine artista, questa è la parabola della vita di Loris Sandrucci.

Il rubinetto dei sedimenti accumulati in questi interminabili anni poteva essere aperto, ha provato prima con i pennelli, i colori e le tele ma erano troppo cari e i risultati non lo accontentavano ha così sperimentato uno stile e una tecnica che non trova riferimenti noti: ci sono dei rimandi ma sembrano più frutto di suggestioni collettive e convergenti che esplicite citazioni.

I cartoncini che compone con la tecnica del' incollaggio di strisce e di nastri colorati sono frutto di una sgorgante fantasia e mantengono, nonostante i materiali impiegati, una tensione ed un’energia compositiva sorprendente.

I soggetti che Loris affronta sono di varia natura, si va dagli episodi bellici alle storie di Pinocchio, con episodi canonici del romanzo di Collodi, ma vira anche in maniera surreale rappresentando il burattino come San Sebastiano; anche gli animali sono indagati con pochi indugi sentimentali, e il supermercato, luogo di tentazioni abbondanti e superflue.

Il suicidio di Primo Levi colpì fortemente l'artista che dedicò allo scrittore una poesia ed un cartoncino.
Levi internato in un campo di sterminio nazista viene ricordato con un messaggio semplificato e di rara efficacia, ma anche gli altri fili spinati sembrano una menzione alla gabbia in cui era ristretta la sua vita di artista,

Il calcio, la corsa delle biciclette, sono a ricordarci la vita trascorsa nelle consuetudini paesane, l'albero delle bombe, il portaborse, sono promemoria del suo personale diario che è spartito con chi ha vissuto gli orrori della guerra, gli stenti del dopoguerra, il terrorismo, gli eroi, i miti e i protagonisti di questo nostro difficile tempo.

Come una pellicola vergine la sua sensibilità di artista è stata incisa nel bene e nel male dalla vita che ora ci restituisce con libertà di linguaggio e con una lucidità di rara e poetica crudezza.


Loris Sandrucci, un esordiente di 85 anni, collage 1995-2015
Fino al 4 Ottobre 2015, Fondazione Giovanni Pratesi, Figline Valdarno.