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Sous la direction de: Béatrice Sarrazin, Adeline Collange-Perugi et Clémentine Gustin-Gomez.

Charles de La Fosse (1636-1716). Le triomphe de la couleur.

Paris, 2015. Cm. 28x25, pp. 239, tavv. e ill. a col. e in nero n. t., br.

Catalogo della mostra: Versailles, Chateau, 2015.

Caduto quasi del tutto nell'oblio in questi ultimi due secoli, Charles de La Fosse (1636-1716) è figura di assoluto spicco nel campo della pittura francese del tempo di Luigi XIV. La sua opera testimonia l'evoluzione della creazione artistica da Charles Le Brun, di cui fu allievo, a Antoine Watteau, che gli fu amico per lungo tempo. Considerato fra i migliori pittori del suo tempo, Charles de La Fosse è coinvolto nella decorazione di numerosi quartieri reali delle Tuileries, del castello di Versailles e degli Invalides, pur consacrando una gran parte della sua attività alle prestigiose richieste della committenza privata. La sua opera è degna di nota anche per l'alto numero nonché per la qualità dei suoi disegni, in modo particolare quelli che vedono l'impiego di tre diverse matite (pietra nera, sanguigna, rehauts di bianco). Pubblicato in occasione della prima mostra monogafica a lui dedicata - organizzata congiuntamente dal Castello di Versailles e dal Museo di Belle Arti di Nantes - il volume mette in luce le diverse facce del talento dell'artista che, affondando le proprie radici figurative nell'opera dei grandi maestri dell'Accademia (Nicolas Poussin et Charles Le Brun), seppe rinnovarsi attraverso i proficui contatti con la pittura veneziana (Tiziano e Paolo Veronese) e fiamminga (Pieter Paul Rubens e Antoine Van Dyck) per creare una pittura seducente e leggera, dai toni incantevoli. Favorendo il colore piuttosto che la linea, l'opera di La Fosse, estremamente innovativa, si configura fra quelle dei grandi precursori del XVIII secolo.

Charles de La Fosse (1636-1716). Le triomphe de la couleur.
2015
€ 40.00