La Galleria è altamente specializzata in ceramiche artistiche italiane di gran firma dei sec. XIX e XX, spaziando dal gusto classico e neorinascimentale delle grandi manifatture ottocentesche quali Ginori, Cantagalli e Minghetti, attraversando il periodo liberty con Galileo Chini e le altre eccellenze toscane fino a giungere al periodo déco con i più grandi nomi quali Gio Ponti, Francesco Nonni, Lenci, Essevi, Rometti e molti altri.
Gli spazi espositivi sono ubicati a Rosignano Marittimo, sulla costa livornese con vista sul mare, e ci consentono di accogliere con tranquillità e riservatezza Clienti e Collezionisti sia italiani che stranieri e di offrire loro un'esperienza unica nel settore.
La partecipazione alle principali mostre italiane (fra le quali Modenantiquaria, AMART Milano, Arte e Collezionismo a Roma, Assisi Antiquariato, Italian Fine Art, Rassegna Antiquaria, Roma Arte in Nuvola), i prestiti ad istituzioni e musei, le mostre ospitate in sedi museali corroborano l'attività della Galleria ed assieme all'intensa presenza online ad alla possibilità offerta ai Clienti di visionare le opere presso le Loro residenze ci permettono di offrire supporto e garanzia a tutto tondo agli appassionati che vogliono acquistare con massima tutela, discrezione e sicurezza.
L'iscrizione alle principali Associazioni Antiquarie quali l'AAI e la FIMA a livello nazionale e la LAPADA e la CINOA a livello internazionale nonché la costante presenza sulle riviste del settore completano il contesto nel quale la Galleria si colloca e si presenta sul mercato con tutte le dovute garanzie sia sulla qualità delle opere proposte che sulle competenze e sull'esperienza consolidata che ci contraddistinguono.
Modello n. 1 della Manifattura Lenci, una fra le opere più rare ed imponenti della Manifattura Torinese; un esemplare analogo facente parte della Collezione Ferrero è conservato ai Musei di Palazzo Reale a Torino
Piatti decorativi della serie Trionfi, presentata in occasione della IV Triennale di Monza del 1930. I fasti dell’antica Roma vengono rivisitati da Gio Ponti in chiave allegorica come nel poema I Trionfi di Francesco Petrarca e la realizzazione dei decori in oro segnato a punta d’agata su fondo blu a gran fuoco enfatizza l’aulicità di queste rappresentazioni.
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