Era dal 1936, anno del passaggio dell'opera ad un'asta Doroteum, che di questo straordinario dipinto del giovane Fetti si erano perse le tracce. Come già suggerito da Eduard Safarik (1990 e 2009) e confermato da MIchele Danieli sulla base anche degli studi più recenti, l'opera daterebbe alla fine del soggiorno romano. Un ritrovamento importante che ben mostra il talento del grande pittore. PROVENIENZA: Vienna, collezione Alfred Scharf (fino almeno al 1933); Vienna, Dorotheum, 27-29 febbraio 1936, lotto 9 (identificato come Esaù adolescente); Vienna, collezione Ing. Herbert R. Spatschek (2009) e suoi eredi (?); Vienna, Kinsky Auctions, 19 giugno 2024, lotto 3030; Roma, collezione privata.
BIBLIOGRAFIA: E. A. SAFARIK, Fetti. L'opera completa, Milano 1990, pp. 243, cat. n. 107; B. CILIENTO, E. GIFFI PONZI, Dominicus Fettus fecit Romae 1611, in “Bollettino d’Arte”, LXXVII, 71, 1992, p. 129; G. MILANTONI, Fetti, Domenico, in Dizionario Biografico degli Italiani, XLVII, Roma 1997, p. 307.