L’opera mostra la scena della nascita di Gesù, in una stalla rischiarata da una luce calda e divina che emana dal Bambino, vero fulcro compositivo della tela. Attorno a lui si raccolgono la Vergine Maria, dolcemente assorta e avvolta in un manto rosso e blu, San Giuseppe e i pastori, rappresentati con un’intensità emotiva e realistica. La composizione è costruita con equilibrio e armonia, dominata da un sapiente uso del chiaroscuro mentre lo stile riflette il gusto tardo settecentesco, in bilico tra l’eredità barocca e la chiarezza neoclassica, con una particolare attenzione al sentimento religioso e alla purezza delle forme. Allievo a Roma di Giuseppe Bottani, Ferri operò in un periodo di transizione tra il barocco fiorentino e il neoclassicismo. Egli lavorò soprattutto in Toscana, realizzando pale d’altare e dipinti devozionali oltre a opere di soggetto mitologico e allegorico per committenti privati. Fu stimato anche come ritrattista.