La storia della galleria comincia verso la fine degli anni '70 quando Massimo Mossini, guidato dalla passione per la pittura ed i tappeti antichi, nel 1978 apre uno spazio dedicato all'esposizione nella centrale via Cavour a Mantova per poi trasferirsi, qualche anno dopo, a pochi metri di distanza in una sede di più ampio respiro, lo spazio che ancora oggi rappresenta la sede dell'attività. Quattro vetrine in un antico palazzo del centro su cui svetta la medievale Torre della Gabbia, alle porte di Piazza Sordello, accolgono il visitatore. L’anno 2011 ha segnato l’ingresso di Marcello, che rappresenta la seconda generazione della tradizione legata al mercato dell’arte dei Mossini, determinati a guardare al futuro tenendo ben presenti le radici culturali dell'attività. Essere presenti da oltre quarant’anni in un settore multiforme, complesso ed estremamente affascinante come quello del mercato dell’arte significa avere istituito un rapporto di reciproca fiducia con collezionisti, mercanti ed istituzioni pubbliche e private. Significa anche, naturalmente, amare il proprio lavoro sapendo rinunciare, a volte, agli aspetti commerciali per privilegiare i significati più squisitamente culturali di questa attività. In questi decenni infatti, la Galleria Mossini si è messa a disposizione di musei, sovrintendenze, archivi e fondazioni per dar vita ad importanti iniziative culturali. Avvicinandoci di anno in anno al traguardo del mezzo secolo di attività, Massimo e Marcello sono sempre più convinti che le caratteristiche più importanti del mestiere siano l'esperienza maturata negli anni ed il rapporto onesto e trasparente con enti, colleghi, clienti e studiosi. Un rapporto volto inoltre a promuovere la passione per l'arte ed a incitarne la conoscenza. Galleria Mossini si distingue per lo studio, la consulenza e la vendita di dipinti dal XVI al XVIII secolo, arredi e oggetti d’arte, componenti d’arredo rari ed insoliti spaziando dal rinascimento fino alla contemporaneità ed è a disposizione per mostre, esposizioni ed eventi. Marcello Mossini è socio dell'Associazione Antiquari d'Italia con sede in Firenze e perito per la Camera di Commercio di Mantova.
L'opera è di carattere storico e teatrale e rappresenta l'adempimento di un voto in vista della vittoria: gli indovini avevano promesso la vittoria ai romani sui sanniti a condizione che uno dei due consoli si immolasse. L'opera raffigura il console romano Decio Mure circondato dai suoi legionari vestendo la toga pretesta e si immola agli dei in cambio della vittoria.Giuseppe Bazzani è stato uno dei più importanti pittori del tardo barocco italiano, noto soprattutto per i suoi dipinti sacri, mitologici e di genere.È particolarmente noto per i suoi dipinti religiosi, che mostrano maestria tecnica atmosfere suggestive e spirituali. I suoi dipinti mitologici sono spesso caratterizzati da una vibrante vitalità e una ricchezza di dettagli.Bazzani ebbe una carriera di successo divenendo nel 1758 direttore dell'accademia di Mantova. Le sue opere decorano numerose chiese e palazzi della città e suoi dipinti sono presenti nelle maggiori collezioni museali europee e americane.
L'imponente ritratto raffigura Vincenzo Gonzaga, Duca di Mantova, in posa maestosa e serafica, riflettendo il potere e la grandezza del soggetto. Il duca è raffigurato in piedi, con una posizione regale e fiero portamento. E' abbigliato con una ricca gorgera e veste un'armatura brunita. Al collo porta il collare del Redentore, onorificenza creata dal duca stesso nel 1608. Alle sue spalle una tenda rossa, elemento tipico della ritrattistica di Pourbus che aggiunge teatralità alla scena. Vincenzo I Gonzaga, Duca di Mantova e del Monferrato, nacque nel 1562 a Mantova, in Italia, da Guglielmo Gonzaga, Duca di Mantova, e da Eleonora d'Austria, figlia dell'Imperatore Ferdinando I. Durante il suo regno, Vincenzo si distinse per la sua abilità politica e militare, rafforzando il potere della sua dinastia e ampliando i possedimenti dei Gonzaga. Fu un mecenate delle arti e delle lettere e appassionato collezionista d'arte, riunendo una delle più importanti collezioni d'arte del suo tempo.