Alcune delle opere riscoperte da Laura e Luca Burzio, esposte negli ultimi otto anni tra Londra, Maastricht e New York, hanno trovato la loro nuova casa in diverse importanti collezioni private in Nord America, Australia, Europa, Asia, ma in particolare in dodici istituzioni pubbliche internazionali tra cui: il Louvre Museum di Abu Dhabi (EAU); il Chicago Art Institute, il Detroit Institute of Art, il Museum of Fine Art di Houston, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Minneapolis Institute of Art, il Nelson-Atkins Museum of Art di Kansas City, il Virginia Museum of fine arts e il Toledo Museum of Art (USA); la Reitz Foundatio di Helsinki (FIN); il Museée de la ville d'Ajaccio e il Victoria and Albert Museum di Londra (Regno Unito).
Console neoclassica in legno scolpito e dorato con mensa coeva in marmo verde Alpi incorniciata da una ricca cornice molurata, la fascia sottostante e’ centrata da una maschera leonina affiancata da pannelli con fiori e fogliame. Poggia su quattro gambe tronco piramidali rovesciate anch’esse riccamente intagliate con motivi tipicamente neoclassici e foglie d’acanto con teste ferine, poggiante su piedi a capitello decorati da foglie. Eseguita assieme al suo pendant per la famiglia Giustiniani in Genova intorno al 1785 dalla stessa bottega attiva per i Marchesi Spinola in Acqui Terme per i quali ne furono eseguite una serie di quattro di cui una nella collezione di Giuseppe Rossi, lotto 198, Sothebys Londra 10 marzo 1999.
Il medaglione centrale ovale con il ritratto dell'artista è sormontato da una maschera leonina; sotto il medaglione, tavoletta con iscrizione"JOSEPH MARIE BONZANIGO . SCVLPTEVR . DU ROI DE SARDAIGNE"; due ghirlande con monete si collegano a due vasi eretti emettenti ghirlande fogliate e sorretti da una piattaforma di frutti e covoni di grano; scolpito nel 1786 su una moneta sul lato sinistro; agli angoli con ritratti di profilo con ulteriori ritratti di sagoma più piccoli, ciascun lato con ulteriori tre ritratti a medaglione di altri artisti e colleghi reali del Bonzanigo, tutti appartenenti, come lui, all’Accademia di Belli Arti, con ai quattro angoli i direttori tra i quali in alto a destra il pittore Pecheux; i sei artisti ai lati sono intervallati da pannelli a losanga con trofei relativi alla Scultura, in marmo e in bronzo (Collino e Ladatte), all’incisore, all'argentiere, allo stuccatore e all'Architetto, cornice a cassetta con vetro originale.
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