La Galleria Antichità all’Oratorio, aperta nel 1971, prende il nome dallo storico oratorio dello Spirito Santo, collocato in Via Val d’Aposa, stradina medievale del centro di Bologna in cui era inizialmente ubicato un piccolo negozio-studio, prima sede dell’attività. Nel 2005, sentendo poi la necessità di operare in spazi più vasti, l’attività si è trasferita in Via de’ Giudei, all’ombra delle Due Torri, emblema civico e culturale della città. Oltre a partecipare ad alcune delle più importanti mostre di settore nazionali (Gotha, Modenantiquaria, Internazionale di Milano) da questa data la galleria organizza periodicamente in sede eventi e mostre con relative pubblicazioni (fra le altre Sculptores, Capsellae,Thesaurus, Millennium), avvalendosi della collaborazione dei maggiori esperti e storici dell’arte, e richiamando così un vasto pubblico di specialisti, collezionisti ed appassionati. L’amore per l’antico e per la bella qualità ha spinto sin dagli esordi la titolare Rosalia Fornaro ad intraprendere questo percorso, coadiuvata dal marito Giuliano Gaggioli; in prima persona studiosi e collezionisti, entrambi si sono da sempre dedicati con passione e competenza alla ricerca, scoperta e valorizzazione dell’opera d’arte antica. Esperti d’arte medievale e rinascimentale, dal trasferimento nella nuova sede hanno privilegiato sempre più il settore della scultura e delle arti applicate (bronzi, smalti, avori, maioliche, ecc.), organizzando in Galleria eventi di grande richiamo. Dal 2005 si avvalgono della collaborazione della nipote Francesca Gualandi: laureata in antropologia filosofica, annovera nel suo curriculum studi di storia dell’arte, contribuendo fattivamente alla stesura dei cataloghi delle varie esposizioni, e dedicandosi a sviluppare gli aspetti più innovativi di questo mercato in evoluzione.
5 - 19 OTTOBRE 2024 Continuando una consuetudine ormai ventennale, anche quest’anno la Galleria Antichità all’Oratorio inaugurerà nei propri spazi espositivi la mostra AURUM, nella quale saranno esposte opere inedite dal VII al XVI secolo, fra cui segnaliamo una fibula merovingia del VII secolo, una Madonna Sedes Sapientiae castigliana in legno dipinto del XIV secolo ed un importante rilievo in stucco policromo “Madonna e Bambino” di Neri di Bicci da un prototipo di Desiderio da Settignano. Il catalogo relativo, a cura di Giampiero Sgallari, che si avvale della collaborazione di importanti storici dell’arte quali G. Fattorini e G. Del Monaco e dei preziosi consigli di G. Gentilini, sarà disponibile in galleria in forma cartacea e sfogliabile sul sito www.antichitaoratorio.it