La Biennale dell'Antiquariato, nata a Firenze nel 1959, è una delle Mostre più importanti al mondo.
Ciò che la rende particolarmente attraente è la capacità di far vedere e far capire la straordinaria varietà della storia artistica italiana. L'antiquariato fiorentino ha saputo raccogliere, qualificare, valorizzare, presentare il meglio.
Non è un caso se in questa città gli antiquari hanno costruito dei musei: il Museo Bardini, il Museo Horne, il Museo di Palazzo Davanzati, la Fondazione Salvatore Romano.
La biennale fiorentina, la più grande al mondo dedicata all'arte antica italiana, è il modello cui si sono ispirate le analoghe manifestazioni internazionali più importanti.
E' stata e continua ad essere il punto di riferimento irrinunciabile per chiunque si interessi di collezionismo artistico.
Nel 2017 la Mostra celebrerà la sua XXX edizione con una serie di eventi culturali e mondani molto interessanti, con presenze internazionali importanti, che coinvolgeranno l'intero tessuto cittadino. Non più di 80 stand allestiti, su progetto di Pier Luigi Pizzi, contesi da antiquari italiani di fama internazionale e da mercanti stranieri tra i più noti nel panorama del mercato dell'arte. Molti capolavori assoluti, nei diversi settori Opere che spesso trovano nuova casa nei Musei più importanti al mondo (Galleria degli Uffizi, Galleria d'arte Moderna di Firenze, Louvre, Pinacoteca Brera)
80 ESPOSITORI INTERNAZIONALI (+5% rispetto al 2013) / 32.000 VISITATORI (+50% rispetto al 2013) Per una divulgazione più efficace della Biennale sono in programma 4 conferenze stampa: 2 a Firenze (giugno e settembre), 1 a Milano (luglio), 1 a Roma (settembre). I giornalisti inoltre hanno la possibilità di scaricare direttamente dalla Press Area del sito
www.biaf.it i vari comunicati stampa e le immagini delle opere.
La Biennale è sostenuta in Italia e all'estero da una massiccia campagna promozionale sulle maggiori testate nazionali e internazionali della carta stampata (stampa specializzata, quotidiani, settimanali e mensili) televisive e sul web.
La manifestazione inoltre si avvale della collaborazione di due uffici stampa: Studio Essecì di Sergio Campagnolo di Padova, per la copertura nazionale e internazionale e lo Studio Ester di Leo di Firenze per i rapporti con la stampa toscana.
In tutte e due i casi i rapporti con le testate sono garantiti dalla conoscenza diretta dei giornalisti responsabili delle pagine e degli inserti dedicati al mondo della cultura e dell'arte in particolare.