di Leonardo Piccinini

LA STAGIONE DELLA BIENNALE

Le novità di Palazzo Corsini

«La più antica mostra di antiquariato al mondo». Molto ottimismo e l’orgoglio di appartenere a una tradizione davvero gloriosa, nelle parole di Fabrizio Moretti, Segretario Generale della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze, giunta alla sua prossima 30esima edizione, dal 23 settembre al 1 ottobre. Intervenuto recentemente a Milano alla conferenza stampa di presentazione dell’evento fiorentino (“per la città saranno giornate di grande vivacità, come accade solo in occasione di Pitti Immagine”), alla presenza, tra gli altri, del Presidente dell’AAI Carlo Orsi, Moretti ha anticipato alcune delle novità della mostra di Palazzo Corsini, lo storico edificio barocco sul Lungarno, “i cui spazi monumentali, che non hanno paragone per fascino e prestigio, e il percorso di visita, per anni allestiti da Pier Luigi Pizzi, saranno ripensati dal noto scenografo e arredatore d’interni Matteo Corvino, che curerà anche la serata di gala inaugurale”.

Rafforzato il vetting, la commissione di esperti che visionerà “le quasi tremila opere, proposte da oltre ottanta gallerie italiane e straniere; ritengo inoltre importante sottolineare la collaborazione con la Soprintendenza che potrà esaminare in anteprima le opere per poter rilasciare attestati di Libera Circolazione, a garanzia degli espositori e dei clienti”.


”...importante sottolineare la collaborazione con la Soprintendenza che potrà esaminare in anteprima le opere per poter rilasciare attestati di Libera Circolazione, a garanzia degli espositori e dei clienti.“


Attesi tutti i più importanti collezionisti italiani e stranieri, oltre ai direttori dei grandi musei: “ricordo che proprio in occasione della scorsa edizione furono acquistate sculture di Tino di Camaino e Arnolfo di Cambio dall’Opera del Duomo di Firenze, e un dipinto di Morazzone dalla National Gallery di Washington”. La “stagione” fiorentina prevede anche una collaborazione con Palazzo Strozzi, sede della mostra “Il Cinquecento a Firenze. Da Michelangelo a Vasari” (21 settembre – 21 gennaio) con capolavori da manuale di storia dell’arte (imperdibile anche solo per il confronto tra tre celebri Deposizioni: quella di Pontormo di Santa Felicita, Rosso Fiorentino da Volterra, Bronzino del Musée des Beaux-Arts di Besançon). “I visitatori della Biennale avranno uno sconto sul biglietto di Palazzo Strozzi e viceversa”. Ma non meno interessante sarà una visita, per chi non l’avesse ancora vista, alla mostra del Museo del Bargello sulla porcellana Ginori di Doccia, profondamente legata al mondo del collezionismo e alle sale di Palazzo Corsini, che chiuderà i battenti (esattamente come la Biennale) il 1 ottobre.