vita d'antiquari

Leonardo Piccinini

Maurizio Brandi

Il piacere del collezionismo

Pensi a Maurizio Brandi e immediatamente ti ricordi delle presenze, nelle varie fiere, di sontuosi arredi, di raffinatezze neoclassiche, di ricordi di una città che fu tra le più splendide capitali. “Statue da presepe comprese, come questa Natività del ‘700 che ho per le mani”. E l’indirizzo della galleria, che per tanti napoletani è un punto di riferimento, a fianco di piazza dei Martiri, il salotto cittadino, è lo splendido palazzo Nunziante, con le opere di Domenico Morelli, un grande dell’Ottocento che viveva proprio in questa strada a lui dedicata. Con Maurizio siamo alla terza generazione di antiquari. “Mio nonno nei primi anni Venti aprì una bottega già allora molto frequentata da artisti e collezionisti in via Costantinopoli, a pochi passi dall’Accademia di Belle Arti. Mio padre negli anni ’60 decise di trasferire qui l’attività. Poi, appassionatomi alle maioliche, alle porcellane, senza mai tradire l’attenzione per i mobili” – ancora si emoziona al pensiero di due notevoli consolle inglesi passate oltremanica – “ho iniziato io a partecipare alle mostre più importanti”. Ma non si sente mai il bisogno di cambiare? “No, un po’ sarà la continua sorpresa, la scoperta, la passione di collezionare, e poi diciamoci la verità: il piacere di vivere in mezzo alle cose belle!”